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15/06/2007

CONVEGNO A FABRIANO SULLE PROPRIETA’ COLLETTIVE NELLA GESTIONE DELLE RISORSE AGROFORESTALI

Si e` tenuto oggi presso la sala convegni della comunita` montana Esino Frasassi a Fabriano, un convegno sul ruolo delle proprieta` collettive nella gestione delle risorse agro forestali nelle Marche. Lincontro e` scaturito da un progetto di ricerca regionale realizzato con il dipartimento di Scienze Economico Estimative dellUniversita` Politecnica delle Marche e finalizzato alla catalogazione della documentazione sui demani civici della Regione presso il Commissariato Usi Civici di Bologna. Hanno preso parte allincontro Cristina Martellini, dirigente del servizio Agricoltura della Regione Marche, Gabriella Massaccesi, responsabile per la Regione della funzione Forestazione, il vice presidente della comunita` montana Esino Frasassi, Vito Giuseppucci, la professoressa Adele Finco dellUniversita` Politecnica delle Marche, il professor Pietro Nervi dellUniversita` di Trento, lavvocato Roberto Tiberi, oltre a professionisti ed esperti del settore. Obiettivo del convegno approfondire la natura e i delicati problemi di gestione delle proprieta` collettive nei territori montani. Il confronto tra diversi interlocutori ed esperti e` stato occasione di approfondimento per quanti identificano in questo tipo di diritti una rinnovata opportunita` di gestione delle risorse territoriali e in particolare quelle agro-forestali. Nellambito del nuovo piano di sviluppo rurale ha osservato Cristina Martellini in apertura di lavori - attualmente allesame della Commissione Europea, vi sono diverse opportunita` per le comunanze agrarie presenti nella regione. Dalla valorizzazione economica alla certificazione delle foreste, dalla promozione del valore aggiunto delle produzioni agroforestali alle misure per le aree naturali protette. La Regione pone unattenzione particolare verso le proprieta` collettive, molto diffuse nel territorio dove rappresentano quasi il 20% della superficie montana regionale, anche alla luce delle benefiche ricadute in termini di conservazione degli habitat, dellambiente e del paesaggio rurale regionale. I docenti di fama nazionale che si sono alternati nelle relazioni hanno posto invece un accento particolare sullimportanza delle comunanze agrarie nella conservazione della biodiversita`, attualmente sempre piu` a rischio e per questo al centro delle politiche di tutela promosse dallUnione Europea.(f.b.)