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14/06/2007

CONCLUSO L’INCONTRO A ROMA SULLA RICONVERSIONE DELLO ZUCCHERIFICIO DI FERMO - PETRINI: “LE MARCHE RAPPRESENTANO LA REGIONE APRIPISTA NELLA PARTITA NAZIONALE DELLE RICONVERSIONI”

Si e` svolto oggi a Roma presso il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali un incontro relativo al progetto di riconversione dello stabilimento saccarifero di Fermo. Le Marche rappresentano la regione apripista nella partita nazionale che riguarda la riconversione dei 13 siti industriali che, dopo la riforma dellOCM zucchero, hanno sospeso la produzione commenta soddisfatto lAssessore regionale allAgricoltura Paolo Petrini. Di fondamentale importanza continua lAssessore - e` stata sicuramente lintesa raggiunta lunedi` scorso nella sede della Regione Marche. Si tratta di una tappa strategica per giungere in tempi brevi alla sottoscrizione dellaccordo di riconversione del settore bieticolo-saccarifero marchigiano. Un accordo fondamentale secondo Petrini che permette, tramite le produzioni agro-energetiche, di dare alternative concrete a tutta la filiera agricola del territorio fermano precedentemente interessato dalla produzione di barbabietola. Allincontro hanno partecipato oltre a rappresentanti del Ministero, lassessore Paolo Petrini, esponenti politici della Provincia di Ascoli Piceno, del Comune di Fermo nonche` i rappresentanti dei sindacati dei lavatori, delle organizzazioni di categoria e la SADAM. Piena soddisfazione e` stata espressa dagli agricoltori per i risultati sinora raggiunti. Fiducia e` stata anche espressa per la rapida chiusura della partita riconversione entro il mese di luglio, per cui sono stati presi precisi impegni da parte di tutti. Chiusura che dovra` avvenire attraverso la sottoscrizione di uno specifico accordo di programma tra enti locali, Sadam e sindacati dei lavoratori. I sindacati hanno ribadito limpegno assunto dalla proprieta` nei confronti dei lavoratori dello zuccherificio. Spettera` al Comune di Fermo il compito di individuare il sito che dovra` ospitare la nuova centrale di combustione di semi di girasole. La centrale occupera` 22 persone e prevedera`, oltre limpianto per la produzione di energia, un impianto di estrazione da olio di semi di girasole ed un impianto biogas per il riutilizzo del materiale di scarto prodotto. Il progetto, si ricorda, impegnera` la Sadam per un investimento totale di 50 milioni di euro e permettera` agli agricoltori non solo di fruire degli strumenti messi a punto dalla riforma dellOCM zucchero, ma terra` conto anche di un premio sui prezzi riconosciuti dagli agricoltori che rendera` la coltivazione del girasole assolutamente conveniente.(f.b.)