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05/06/2007

ADEGUAMENTO DEL PIANO PAESISTICO AMBIENTALE REGIONALE AL CODICE DEI BENI CULTURALI E ALLA CONVENZIONE EUROPEA DEL PAESAGGIO

Sara` un tavolo tecnico di lavoro - composto da rappresentanti di Regione, Province, Comuni, Comunita` montane, enti gestori di parchi e aree protette - ad adeguare il Piano paesistico ambientale regionale (Ppar) al Codice dei beni culturali e del paesaggio e alla Convenzione europea del paesaggio. Lo ha deciso la Giunta regionale, che ha approvato la delibera sugli indirizzi per la verifica e ladeguamento del Piano. Un obbligo stabilito dal decreto legislativo 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio, il cosiddetto Codice Urbani, al quale le Regioni dovranno adempiere entro il termine del 1 maggio 2008. Il tema del paesaggio, inteso non solo come attivita` integrata di tutela e valorizzazione dellambiente e del territorio, ma anche come risorsa per lo sviluppo e per la qualita` della vita, e` uno dei punti fondamentali del programma di governo regionale, sottolinea il presidente della Giunta regionale, Gian Mario Spacca. Per questo la Giunta, in stretta collaborazione con gli enti interessati e sulla base dei principi di sussidiarieta` e di cooperazione introdotti dalla riforma del Titolo V della Costituzione, ha elaborato un documento base che individua una serie di modalita` e di linee operative che la struttura regionale competente dovra` approfondire. Il documento evidenzia, in particolare, la necessita` di estendere linteresse paesaggistico non solo ai paesaggi delleccellenza ed eccezionali, ma anche a quelli ordinari e degradati maggiormente aggrediti da uno sviluppo disordinato e disarmonico; riconosce, inoltre, il paesaggio come patrimonio comune che attraversa temi ambientali, territoriali e culturali. Il documento fissa anche una serie di obiettivi, come la trasversalita` delle politiche di intervento, i livelli decisionali, le modalita` di interazione tra i diversi soggetti di governo, le strategie territoriali finalizzate al miglioramento della qualita` del territorio. Altri obiettivi riguardano la conoscenza e il monitoraggio delle trasformazioni paesaggistiche e la verifica delle politiche di tutela. Approvato il 3 novembre 1989, il Ppar delle Marche costituisce la carta fondamentale per la tutela, la valorizzazione e luso del territorio regionale. Il Piano recepisce, con largo anticipo, alcune indicazioni stabilite dalla Convenzione europea sul paesaggio del 2000 e dal Codice Urbani del 2004, come la dimensione territoriale e lintegrazione con le politiche urbanistiche. La percentuale dei Comuni dotati di un Piano regolatore generale supera, in base ai dati del 31 dicembre 2006, il 75 per cento, fino ad arrivare all85 per cento, se si aggiungono anche i Comuni che hanno gia` trasmesso il Piano alle Province di competenza. In totale, si e` passati dai 35 Piani del 1997 ai 181 di oggi. Un risultato emblematico dellattenzione verso le tematiche paesaggistiche e ambientali, che, con ladeguamento del Piano - conclude il presidente - migliorera` ulteriormente lefficacia degli interventi di tutela e di valorizzazione del territorio regionale. Dopo la verifica della conformita` del Piano e il suo adeguamento al Codice, la Giunta provvedera` anche alla definizione dellintesa con il Ministero dei Beni e delle attivita` culturali.