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27/03/2007

PIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE NELL’ADRIATICO CENTRALE - LA REGIONE MARCHE E LA CONTEA DI ZARA GETTANO LE LINEE DI PROPOSTA

Loreto - La Regione Marche e la Contea croata di Zara insieme per stilare le prime linee di proposta di un Piano di sviluppo sostenibile del sistema terracqueo dellAdriatico centrale. Loccasione e` stata offerta da un seminario che si e` svolto questa mattina a Loreto, presso lIstituto dIstruzione Superiore A. Einstein, e a cui hanno partecipato, tra gli altri, per la Regione Marche, lassessore alla Gestione integrata della costa, Gianluca Carrabs, e per la Contea di Zara, lassessore dellUfficio Pianificazione territoriale, Nives Kozulic. Un mare come lAdriatico ha detto Carrabs dove e` intenso il traffico delle navi cisterna e petroliere, ha bisogno di un grande governo del mare, affinche` tutte le attivita` che vi si svolgono siano coordinate da ununica cabina di regia. Lo scopo e` dunque realizzare una politica di governo integrato che individui le criticita`. Sviluppo sostenibile tramite una gestione integrata fra patrimonio biologico, naturalistico, paesaggistico, sociale ed economico, in collaborazione con in Paesi transfrontalieri. Sono questi gli obiettivi che si e` data la Regione Marche con questa iniziativa che consiste nella promozione della cooperazione tra i Paesi dellArea Adriatica nella formazione dellEuroregione Adriatica, e che comprende tre progetti: Secur Sea, Task Force e Tac Line. Il primo, in particolare, mira alla difesa del mare Adriatico, a partire dalle attivita` legate alla sua protezione, e vede la Regione Marche impegnata in prima linea con la Contea di Zara, in una serie di attivita` preventive e di intervento volte alla riduzione dei rischi e dei danni ambientali dovuti a disastri e sversamenti accidentali o intenzionali di idrocarburi che potrebbero verificarsi in Adriatico, alterando i suoi delicati equilibri biologici e inquinandolo irrimediabilmente, con conseguenze gravi, non solo per il patrimonio biologico ma anche per le persone che abitano lungo le sue sponde, ricavandone profitto per le attivita` legate alla pesca e al turismo. In questo senso Secur Sea intende proporre ai Paesi che si affacciano sullAdriatico larmonizzazione delle norme ambientali nonche` la predisposizione di un programma di pronto intervento in caso di pericolo o disastro, realizzando un sistema informativo territoriale integrato. Gli altri due progetti paralleli, Task Force e Tac Line, sono rivolti, infatti, rispettivamente, alla formazione e addestramento di personale italiano e croato specializzato nella raccolta dati ed elaborazioni in materia di rischio ambientale, e alla gestione di un ponte strategico di telecomunicazioni tra Ancona e Zara che faciliti lo scambio di dati utili. Non si puo` prescindere ha continuato lassessore Carrabs dalla tutela ambientale e dallo sviluppo sostenibile, fondamentali poi per lo sviluppo delleconomia. Nel corso del seminario sono stati illustrati i dati relativi alle tematiche pericolosita`, vulnerabilita` ambientale e valore economico nellAdriatico centrale che rientrano in Secur Sea. Si e` parlato, inoltre, della definizione di scenari di rischio di crisi ambientale, degli indirizzi generali per una proposta condivisa di piano contenente listituzione di zone di protezione ecologica e di aree marine protette nellAdriatico e dei limiti, vantaggi e interconnessione di queste con il progetto di autostrada del mare. (s.g.)