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22/03/2007

Anniversario del Trattato di Roma - Il Presidente Spacca: Abbiamo bisogno dell’Europa Unita. Le Marche sostengono i processi di integrazione, condividono i valori, hanno costruito la loro crescita anche grazie alle risorse comunitarie

Il Presidente Gian Mario Spacca sta seguendo a Roma una serie di appuntamenti legati al 50 Anniversario del Trattato di Roma. Nella giornata odierna si svolge la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in sessione comunitaria, per discutere del ruolo delle Regioni italiane nellUnione Europea e del contributo che possono portare al processo di integrazione europea. Incontro al quale partecipa il presidente del Comitato Michel Delebarre e il capo della delegazione italiana al Comitato, Paolo Fontanelli. Conferenza preceduta da una riunione della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, alla quale era presente lambasciatore Cangelosi, rappresentante permanente dItalia presso lUnione Europea. Nella giornata di domani e` prevista la Sessione Plenaria del Comitato delle Regioni, dove sono previste comunicazioni specifiche su singoli temi e dove interverra` anche il presidente della repubblica Giorgio Napolitano. (e.r.) Di seguito il contributo del presidente Gian Mario Spacca. Lanniversario della firma del Trattato di Roma e` loccasione per riflettere su cio` che siamo e sul futuro che vogliamo per la comunita`. Con quella firma e` nata la famiglia europea fondata su valori comuni come la pace, il lavoro, la sicurezza, la salute, i diritti umani, luguaglianza, la tutela dellambiente. Per rispondere ai sentimenti di incertezza, insicurezza, solitudine, paura, preoccupazione, che un mondo globalizzato e in rapida evoluzione puo` suscitare, lo strumento e` unEuropa unita, forte, autorevole, punto di riferimento per tutti. Occorrono, infatti, politiche comuni per dare risposte ai tanti problemi che il cambiamento impone. Con questo spirito lItalia ha ratificato il progetto di Costituzione europea. Con lEuropa unita si possono costruire politiche di coesione sociale, del lavoro, di sviluppo economico sostenibile, di protezione dellambiente e della ruralita`, politiche commerciali, di pesca e dei trasporti. Servono anche politiche nuove, nel campo dellimmigrazione, della cooperazione di polizia e giudiziaria, risposte ai temi dellenergia e dei cambiamenti climatici, di politica estera e di difesa. I valori, la solidarieta`, la responsabilita`, il pluralismo, la tolleranza, devono ispirare queste politiche. Il mondo ha bisogno di unEuropa unita. Oggi, lEuropa allargata a 27 Paesi, deve superare le tendenze nazionalistiche ed essere sempre piu` vicina ai cittadini. Le Marche sono presenti a Roma per festeggiare lanniversario del Trattato di Roma, sentendosi parte attiva di questo processo. Condividiamo gli stessi valori, il nostro programma di Governo li richiama tutti: pace, partecipazione, liberta`, sicurezza, coesione e giustizia sociale, uguaglianza, equita` nella distribuzione delle risorse, diritti della famiglia, lavoro e imprenditorialita`, promozione della qualita` ambientale, stato di diritto. Su questi si basa il patto di fiducia e collaborazione con lintera comunita` marchigiana. LEuropa e` parte delle nostre radici, abbiamo contribuito a costruirla, basti considerare i tanti nostri concittadini andati a lavorare nei Paesi partner e che hanno collaborato nella costruzione di quelle societa`. Non e` un caso che la Giornata delle Marche 2006, ha avuto il suo momento clou a Bruxelles, nei luoghi simbolo dellEuropa unita. Le istituzioni europee sono i nostri principali interlocutori. Buona parte della nostra crescita e` stata costruita grazie alle risorse comunitarie. Le opere realizzate sono molte, in tutti i settori, delleconomia, cultura, ambiente e gran parte della ricostruzione post terremoto. Utilizzeremo le risorse del nuovo periodo di programmazione 2007-2013 (le Marche, unica regione in Italia, hanno visto crescere in maniera significativa i fondi europei) per migliorare e consolidare i risultati raggiunti: siamo la regione dove si vive meglio e piu` a lungo, con il tasso di disoccupazione piu` basso dItalia e lexport piu` alto; tra le regioni dEuropa piu` industrializzate. Cosi` pure sono state attivati fondi BEI per lammodernare le infrastrutture idriche e qualificare le strutture ricettive alberghiere. Anche per cooperazione e relazioni internazionali con i Paesi dellarea dei Balcani siamo in prima fila grazie alle risorse europee: sono progetti che vanno nella direzione detta allinizio per contribuire alla pace, allo sviluppo e alla crescita delle comunita`, anche di quei Paesi non ancora entrati in Europa.