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17/03/2007

SVILUPPO PMI, IL RUOLO DELLA REGIONE

Lassessore regionale alle Attivita` Produttive Gianni Giaccaglia e` intervenuto nella sede della facolta` di Economia di Ancona alla tavola rotonda promossa dal Rotary Club Ancona Riviera del Conero sulla Competitivita` delle pmi in un contesto di internazionalizzazione. Introdotto il tema dal giornalista Rai Lucio Valentini che ha ricordato che proprio la Regione Marche presiede il tavolo nazionale della Conferenza delle Regioni per quanto riguarda la Commissione Attivita` Produttive, Gianni Giaccaglia ha ricordato la grande mole di lavoro svolta negli ultimi tempi insieme ai colleghi assessori. In particolare con quelli presenti oggi ad Ancona di Umbria, Abruzzo e Molise. Abbiamo lavorato soprattutto per lascolto delle problematiche di base delle piccole e medie imprese ha detto Giaccaglia concertando le istanze imprenditoriali con gli stessi vertici di Confindustria, come potra` qui testimoniare Federico Vitali per le Marche ma anche i colleghi delle rispettive regioni. Abbiamo cercato di istituire tavoli di confronto per discutere le necessita` di base delle aziende soprattutto quando devono investire per lo sviluppo e linternazionalizzazione. Il coordinamento a Roma che la Regione Marche ha adesso e` una opportunita` che ha gia` dato dei frutti. Prima di tutto, le esigenze avvertite dal basso dalle pmi, hanno avuto voce nel superiore tavolo della Conferenza dei Presidenti delle Regioni dItalia, fino ad arrivare al ministro Bersani e a questo Governo che infatti ne ha recepito alcuni punti fondamentali. Ma dopo aver raggiunto un primo obiettivo, che e` giocato sulla correlazione nuova fra imprese e parte politica e dentro le stesse istituzioni, ora la Regione Marche sta facendo di piu`. Nel prossimo Piano delle Attivita` Produttive trasferiremo infatti tali istanze delle piccole e medie imprese, facendo tesoro delle richieste degli imprenditori e concretamente dando risposte nellattivare tutti gli strumenti economici e politici utili, sul territorio, per aiutare e sostenere chi va allestero. Giaccaglia ha poi citato alcuni esempi pratici: Il Fondo unico per le Attivita` produttive era fino a ieri un fondo statale che stanziava finanziamenti a fine anno rendendo impossibili le programmazioni di investimento delle pmi. Invece siamo riusciti a ottenere non solo che tale stanziamento diventasse automatico ma che rimanga tale fino allanno successivo allentrata in vigore del federalismo fiscale, permettendo cosi` alle imprese di programmare per tempo i propri investimenti. Fra i problemi riconosciuti alle pmi marchigiane, lassessore ha indicato in via prioritaria come da risolvere quello dimensionale. Occorre che le aziende di casa nostra abbandonino lindividualismo per mettersi insieme, fare rete e costituire aggregazioni dimpresa, specie in campo estero. La Regione inserendo gia` nel Piano delle Attivita` Produttive i concetti di aggregazione dimpresa, di associazioni temporanee dimpresa e soluzioni come il risparmio energetico, cerchera` in tutti i modi con le sue politiche di agevolare tale sforzo e tradurre in sostegno tale esigenza per lo sviluppo di tutta leconomia regionale.