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17/03/2007

IL MINISTRO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE GIUSEPPE FIORONI CONCLUDE IL TERZO MEETING NAZIONALE DELLE SCUOLE DI PACE

E arrivato puntuale per le conclusioni del Terzo Meeting nazionale delle Scuole di Pace, svoltosi ad Ancona il 16 e 17 marzo, il ministro alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Fioroni che, sul palco del Teatro delle Muse si e` seduto ad un banco di scuola, insieme agli studenti, al presidente della Regione Gian Mario Spacca, allassessore regionale allIstruzione, Ugo Ascoli, a Flavio Lotti coordinatore della Tavola della Pace. Non avrete dubbi ha esordito il Ministro con una battuta- che in questo momento e` piu` scomoda la poltrona di ministro alla Pubblica Istruzione che la sedia di un banco. Poi ha ringraziato studenti e insegnanti per queste due giornate di riflessione sulla pace, per il loro impegno e per lesempio che danno: Voi siete la vera scuola, non quella che appare oggi sui media. Siamo in un momento di particolare preoccupazione che ci coinvolge tutti. La Scuola puo` continuare a svolgere il suo ruolo educativo se resta autorevole e credibile. Allora, non giriamoci dallaltra parte se assistiamo ad un abuso ad un compagno. Anche cosi` si costruisce la pace. Il ministro ha sottolineato che purtroppo ancora troppi ragazzi e ragazze subiscono soprusi e violenze alla presenza di insegnanti e compagni, senza che nessuno si interessi di loro o denunci il fatto. Questa non e` tolleranza ha detto- e` lasciare sola una vittima. Non ce` pace se non siamo prossimi allaltro. Assumersi le responsabilita` dei propri doveri significa rispetto delle regole che e` rispetto per noi stessi. Poi Fioroni ha richiamato il ruolo dei genitori come principali artefici delleducazione dei giovani, la Scuola puo` aiutare nel costruire un modello educativo che va condiviso con la famiglia, ma non sostituirsi ad essa. I No detti dai genitori sono altrettanto indispensabili dei Si, perche` la Scuola possa sviluppare e trasmettere valori come la pace. Qui oggi ha concluso Fioroni - ce` una profonda consapevolezza che ognuno di noi e` strumento di pace, che la pace nasce dallarmonia con se stessi. Ma la Scuola prima di fornire competenze agli allievi, deve agire per formare gli uomini. Anche il presidente Gian Mario Spacca, dopo aver espresso lorgoglio delle Marche per aver ospitato una simile iniziativa, ha sottolineato che lintenzione di pace nasce dal nostro cuore, dal contatto profondo con la propria coscienza ed e` importante che in questi due giorni al centro della riflessione sia stata riportata la persona. I giovani di questo Meeting ha detto- ci danno esempi positivi e il mondo degli adulti si deve piegare a queste riflessioni, a questo esercizio di amore che deve partire appunto per primo dalla famiglia, poi dalla scuola e da ognuno di noi. E le istituzioni politiche, fatte di persone, devono dare prova di testimonianza attiva di pace e di valori positivi. Spacca, citando diverse iniziative, ha poi ricordato che le Marche sono terra aperta al futuro e terra di accoglienza: da Agora` dei Giovani il prossimo settembre, a Europa e non solo sullincontro con le scuole del bacino Mediterraneo a Senigallia, citta` anche dellistituto Alberghiero Panzini aperto allospitalita` di ragazzi stranieri che qui si formano e ritornano da protagonisti nel loro Paese. A dimostrazione che le Marche sono sensibili ai temi dei giovani e della pace, Spacca ha ricordato che il prossimo 10 dicembre- non a caso data del 60 anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani - la Giornata delle Marche sara` dedicata ai giovani e alla riflessione sul loro futuro. Due giornate emozionanti e piene di spunti per migliorare, le ha definite lassessore regionale allIstruzione, Ugo Ascoli che ha evidenziato come le Marche siano una regione di pace dove nell80 per cento delle scuole si insegna a fare pace . Cinque i punti chiave comunicati dallassessore al Ministro Fioroni, emersi anche dai frequentatissimi gruppi di lavoro tra ragazzi e insegnanti: stare bene a scuola, in un ambiente confortevole e armonico; favorire la stabilita` del gruppo docente; la pace non come materia aggiuntiva , ma ad integrare gli altri insegnamenti; la formazione degli insegnanti che e` decisiva per pilotare il cambiamento; forme di incentivazione a progetti di pace. Flavio Lotti ha quindi consegnato al Ministro il documento conclusivo di impegno del Meeting: la Carta di Ancona firmata da studenti, docenti, dirigenti scolastici, genitori, associazioni, Enti locali, Regioni ed elaborata sulla base dei lavori realizzati dalle scuole marchigiane. Limpegno in sette buoni intenti e`: imparare ed insegnare la pace; trasformare la scuola in luogo di pace; vivere leducazione alla pace come sfondo integratore del processo formativo; pace come promozione di diritti umani e della giustizia; consapevolezza dei doveri e delle responsabilita`; elaborare piani dellofferta formativa territoriale per condividere i bisogni della comunita`; scuole dellautonomia come luoghi di formazione della cittadinanza per tutta la comunita`. Al termine del Meeting il ministro Fioroni ha anche sottoscritto un protocollo di intesa con il coordinamento degli Enti locali per la Pace e i Diritti umani, in vista delle celebrazioni nel 2007-2008 del 60 anno della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, della promulgazione della Costituzione Italiana, della proclamazione dellAnno Europeo del Dialogo interculturale. (ade)