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01/03/2007

PROPOSTA DI LEGGE PER UNA NUOVA NORMATIVA URBANISTICA

Sostenibilita` ambientale nel governo del territorio, per migliorare gli standard di qualita` urbana delle citta`. Si ispira a questo principio la proposta di legge che la Giunta regionale ha presentato in Consiglio. Il testo modifica la legge regionale 34/92, adeguando la normativa urbanistica alle direttive dellUnione europea, puntando su una nuova impostazione degli strumenti di gestione territoriale. I Piani urbanistici comunali, in particolare, dovranno prevedere criteri e modalita` per il miglioramento della qualita` ambientale, architettonica e sociale del territorio e per unequilibrata distribuzione dei servizi, attraverso interventi di recupero edilizio, di riqualificazione degli ambiti degradati e di riuso delle aree produttive e di servizio dimesse. La nuova legge andra` approvata entro lanno afferma lassessore allUrbanistica, Loredana Pistelli Presenta alcuni punti qualificanti che agevoleranno il lavoro delle amministrazioni locali e assicureranno una maggiore partecipazione dei cittadini nelle scelte che verranno operate localmente. Viene introdotto il principio della copianificazione tra Regione, Province e Comuni sulle scelte fondamentali per il governo del territorio e attuato quello della sussidiarieta`, con lattribuzione di gran parte delle funzioni alle amministrazioni comunali. Tra le novita` da segnalare, la marginalizzazione del ricorso allesproprio: Al suo posto spiega la Pistelli viene introdotta la perequazione urbanistica tra le proprieta` comunque interessate dalle aree da trasformare. Inoltre viene superata lattuale logica quantitativa degli standard, privilegiando la qualita` urbana e ambientale. Viene garantita, poi, la piu` ampia partecipazione dei cittadini e delle associazioni allelaborazione delle scelte urbanistiche, superando il vigente sistema delle sole osservazioni successive alladozione dei piani. La proposta di legge prevede anche una nuova articolazione dei Piani regolatori comunali che si sviluppa su tre livelli: uno strutturale (programmatico, non vincolistico e di medio periodo), uno operativo (esecutivo, vincolistico e legato al mandato quinquennale della Giunta comunale), un regolamento edilizio (per la disciplina delle trasformazioni delledificato esistente). Il nuovo modello di pianificazione va adottato entro cinque-sette anni nei Comuni con popolazione superiore a diecimila abitanti, mentre quelli con popolazione inferiore possono scegliere se adottarlo o se mantenere gli strumenti urbanistici tradizionali. Il testo di legge presentata dalla Giunta regionale recepisce le indicazioni del Tavolo tecnico regionale, dellAnci (Comuni) e dellUpi (Province) delle Marche, dellIstituto nazionale urbanistica e delle proposte di modifica della legge urbanistica nazionale elaborate in Parlamento.