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20/02/2007

SANITA’: LA PREVENZIONE PUO’ SCONFIGGERE IL CANCRO DEL COLON-RETTO

Siamo soddisfatti del progetto perche` pone al centro dellattenzione la salute del cittadino. Attraverso la prevenzione allinsorgere del tumore del colon-retto e la sua diagnosi in fase iniziale e` possibile ridurre sensibilmente il rischio di morte delluomo. Liniziativa della Regione Marche aumenta la tutela dello stato sociale e si inserisce allinterno del nuovo piano regionale sanitario che stabilisce lottimizzazione delle risorse e la sostenibilita` economica del sistema, offrendo risposte adeguate ai bisogni della collettivita`. Con queste parole lassessore regionale alla Sanita` Almerino Mezzolani ha voluto presentare in conferenza stampa il Progetto screening del tumore del colon-retto. Prevenire linsorgenza del cancro del colon-retto o diagnosticarlo precocemente e` possibile poiche` la sua comparsa e` spesso preceduta dalla formazione di lesioni (protuberanze) benigne dellintestino, di polipi o adenomi, che possono diventare maligni nel lungo periodo. Il progetto, in via sperimentale per il modello organizzativo a rete posto in essere, si articola invitando circa 3700 soggetti, tra i 59 e i 69 anni, residenti nei Comuni di Fano, Fossombrone e Pergola, a sottoporsi allo screening. Ad ognuno viene inviata una lettera con lindicazione di recarsi in una qualsiasi farmacia dei tre comuni marchigiani per ritirare lapposito flaconcino per la raccolta del campione di feci. Il soggetto appena effettuato il prelievo a casa sua, porta entro due giorni il campione fecale presso i laboratori analisi ricadenti nella Zona Territoriale 3 di Fano. Questi hanno il compito di accettare i campioni, conservarli e garantire il loro trasporto periodico presso il laboratorio analisi degli Ospedali Riuniti di Ancona, incaricato ad effettuare gli esami. Se il test e` negativo (assenza di sangue non visibile nelle feci) lesito viene comunicato allutente tramite lettera nella quale lo si avverte anche che verra` nuovamente invitato a sottoporsi allesame dopo due anni. Se il test, invece, risulta positivo (presenza di sangue non visibile nelle feci) lutente deve proseguire il percorso di screening iniziando la fase di approfondimento diagnostico attraverso la colonscopia. Questo esame rende possibile losservazione delle pareti interne del colon-retto, si visualizza il polipo responsabile del sanguinamento e lo si asporta. In questo modo si rimuove la lesione che non ha ancora iniziato o ha appena iniziato la sua trasformazione in senso maligno. Il cancro del colon-retto e` una malattia molto frequente per incidenza e per mortalita`. Si calcola che nelle Marche nel 2005 sono stati diagnosticati nuovi casi in circa 750 uomini e 500 donne. Terminata la fase sperimentale, prevista per il mese di giugno, il progetto sara` esteso su tutto il territorio regionale. (a.f.)