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15/02/2007

ALL’OSPEDALE DI OSIMO CONSEGNATO IL RICONOSCIMENTO DELL’UNICEF “AMICO DEI BAMBINI”

Un ospedale Amico dei Bambini. Questo e` il SS. Benvenuto e Rocco di Osimo che ha ottenuto dallUnicef Italia il prestigioso riconoscimento internazionale Baby Friendly Hospital, consegnato questa mattina nella citta` marchigiana, nel corso di una cerimonia ufficiale, svoltasi nella Sala Vici di Palazzo Campana. Una tappa molto importante per il presidio ospedaliero osimano e per lAzienda sanitaria unica regionale, che si pone lungo un percorso intrapreso dalla sanita` regionale, volto al potenziamento e al miglioramento del livello di qualita` dei servizi al cittadino, secondo le linee inserite allinterno del nuovo Piano Sanitario. Liniziativa Ospedale Amico dei Bambini e` stata lanciata nel 1992 dallUnicef e dallOMS affinche` tutti gli ospedali accolgano nel migliore modo possibile i neonati e diventino centri di sostegno per lallattamento al seno. Dal lancio delliniziativa a oggi quasi 20 mila ospedali in 150 Paesi, in via di sviluppo e industrializzati, hanno ottenuto il riconoscimento. LOspedale di Osimo e` il primo e unico nelle Marche e si aggiunge agli altri dodici gia` riconosciuti in Italia. LOspedale di Osimo diventa cosi` una delle eccellenze regionali, toccando uno degli aspetti verso cui la politica regionale si e` mostrata piu` sensibile: il benessere e la salute di tutta la cittadinanza, che in questo caso e` rappresentata dai bambini, sui cui poggia il futuro di tutta la comunita`. Per diventare Amico dei Bambini, un ospedale deve applicare una serie di standard in favore dellallattamento materno, tra cui una corretta informazione alle madri, il rooming in (permanenza di madre e bambino nella stessa stanza 24 ore su 24), il non accettare campioni gratuiti di sostituti del latte materno, non usare biberon o tettarelle e promuovere la formazione di tutto il personale. A questo proposito ha detto il dottor Mauro Tiriduzzi, direttore del Dipartimento materno infantile della Zona 7 ASUR e dellUnita` operativa Ostetricia e Ginecologia di Osimo, coordinatore del progetto - questi risultati non sarebbero stati ottenuti senza la forte motivazione, la professionalita`, lentusiasmo, la consapevolezza e il senso di appartenenza del personale ospedaliero. Il progetto ha continuato Tiriduzzi non ha come protagonisti la tecnologia o strumenti scientifici sofisticati ma la valorizzazione di un rapporto umano tra professionisti della sanita` e chi deve fruire dei servizi sanitari. Sullimportanza della persona e del recupero della dimensione umana della sanita` ha insistito anche Carmine di Bernardo, nuovo direttore della Zona 7, alla prima uscita pubblica, a cui e` stato consegnato il riconoscimento da parte del presidente dellUnicef Italia, Antonio Sclavi. Alla cerimonia, a cui erano presenti figure professionali sanitarie ospedaliere territoriali e rappresentanti istituzionali, e` inoltre intervenuto il consigliere regionale Marco Lucchetti, presidente della V Commissione Salute, il quale ha rimarcato come questo momento sia lespressione di bella e buona sanita` per le Marche: In questa occasione, trattiamo un aspetto che si richiama a un tema importante: la persona al centro della tutela sanitaria e lattenzione allinfanzia. Sono concetti che vogliamo ribadire specie alla vigilia del nuovo Piano Sanitario. Infine, la dottoressa Patrizia Carletti, per lassessorato regionale alla Sanita`, ha sottolineato che questo lungo lavoro compiuto dallOspedale di Osimo e cominciato nel 2002, e` un atto di umilta`, perche` migliorare la qualita` assistenziale implica impegno, capacita` di confronto e di coordinamento. Sappiamo poi che nel `percorso nascita esistono momenti critici quali la scarsa umanizzazione e leccessiva medicalizzazione. Condizioni che non favoriscono lallattamento al seno, specie per alcune donne appartenenti alle fasce piu` deboli, ma limpegno della Regione e` proseguire su questa strada e favorire sempre di piu` lallattamento al seno. (s.g.)