Text/HTML

Call us now
+123 456 7890
12/02/2007

IL DISTRETTO TECNOLOGICO MARCHIGIANO ENTRA NEL VIVO - SPACCA: “GRANDE OPPORTUNITA` NELLA VIA VERSO LISBONA”

Il progetto intende rafforzare la competitivita` del nostro sistema territoriale attraverso un piu` forte legame tra il mondo della ricerca e quello delle imprese, soprattutto nei settori a piu` alto contenuto innovativo e tecnologico. Si tratta di una grande opportunita` che si inserisce nelle politiche di perseguimento della strategia di Lisbona che lesecutivo regionale sta mettendo in campo. Puntiamo sulla ricerca applicata, sullo sviluppo precompetitivo, sullinnovazione di prodotto, affinche` cresca il contenuto tecnologico ed il tasso di conoscenza incorporato nelle nostre produzioni. Commenta cosi` il Presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, lapprovazione da parte della Giunta del progetto di fattibilita` di distretto tecnologico nelle Marche, basato su qualita` della vita, innovazione, sicurezza nellabitare. Il progetto, come da prassi, passa ora allesame del Ministero per lUniversita` e la ricerca per lammissione al finanziamento. Al termine delliter un probabile vero e proprio accordo di programma quadro tra Regione e Ministero stesso. I distretti tecnologici stanno nascendo anche in altre regioni nel resto del Paese, con la finalita` di valorizzare singole specificita` e vocazioni locali. Il quadro di riferimento parte dal Consiglio europeo di Lisbona del 2000 - dove i partner comunitari si sono posti lobiettivo di promuovere uneconomia dinamica e competitiva basata sulla conoscenza e si snoda attraverso i programmi quadro di ricerca e sviluppo tecnologico promossi dalla Commissione UE. Nelle Marche osserva Gianni Giaccaglia, assessore alle Attivita` produttive - il potenziamento delle nuove tecnologie sara` incentrato sulla qualita` della vita e sulla sicurezza nellabitare. Tematiche generali che investono la quotidianita` dei cittadini, prescelte per la loro intersettorialita` e per la capacita` di integrare tra loro le diverse vocazioni produttive territoriali. In particolare gli interventi riguarderanno la meccanica avanzata, con la creazione di nuovi modelli, linnovazione tecnologica finalizzata alla competitivita`, la riduzione dei tempi, la qualita` di prodotto e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Riguarderanno poi i nuovi materiali per il made in Italy, con innovazioni dal punto di vista dei pesi, dellimpatto ambientale e delleco compatibilita`. Infine grande attenzione alle tecnologie dellinformazione e comunicazione (ICT), attraverso interventi su reti di comunicazione ed architetture software. (f.b.)