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14/12/2006

ARIA MENO INQUINATA CON I MATERIALI FOTOCATALITICI: SPERIMENTAZIONE AVVIATA SULLA TERZA CORSIA DELL'A14 IN COSTRUZIONE

Una possibile rivoluzione nella lotta allinquinamento atmosferico. Lo ha detto il Commissario Europeo alla ricerca, Philippe Busquin esaltando i risultati delle sperimentazioni sui materiali fotocatalitici, che hanno unazione degradativa di alcuni inquinanti dellaria, come i microinquinanti organici (ad esempio il benzene) e gli ossidi di azoto (NOx), attraverso la fotocatalisi. Un fenomeno naturale in cui una sostanza, detta fotocatalizzatore, modifica la velocita` di una reazione chimica attraverso l'azione della luce. Lassessorato regionale allAmbiente ha deciso di avviare una sperimentazione in tal senso nella nostra regione, utilizzando i materiali fotocatalitici nella costruzione del tratto marchigiano della terza corsia della A 14. In sostanza, nellambito della procedura di V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) del progetto Autostradale di realizzazione della 3a corsia della A14, il Servizio Ambiente e Difesa del suolo ha inserito tra le prescrizioni lutilizzo dei materiali fotocatalitici in opere stradali come le barriere fonoassorbenti, spartitraffico autostradale tipo New-Jersey, pareti interne di gallerie, pavimentazione di tratti interni di gallerie. Il Ministero dellAmbiente, nellambito del procedimento VIA nazionale ha ampliato il campo delle applicazioni anche ai muri di sostegno e di sottoscarpa. Tra le prime in Italia, la Regione Marche ha raccolto le indicazioni del Ministero dellAmbiente che, nelle Linee Guida del 1 aprile 2004 per lutilizzo dei sistemi innovativi nelle valutazione di impatto ambientale, ha individuato i materiali fotocatalitici nellambito dei Sistemi e Tecnologie innovative per la mitigazione e abbattimento dellinquinamento ambientale. E gia` programmato un primo intervento sperimentale nel tratto periurbano di Senigallia della A 14, nel quale sara` dedicata particolare attenzione agli aspetti del monitoraggio, sui cui esiti si valutera` lopportunita` di possibili estensioni degli interventi non solo sulle infrastrutture. La localizzazione delle applicazioni e del monitoraggio sono definite da un tavolo tecnico ad hoc coordinato dal Dirigente del Servizio Ambiente e Difesa del Suolo e formato da tecnici regionali, tecnici dellARPAM, docenti della Universita` Politecnica delle Marche, tecnici della Societa` Autostrade per lItalia. Negli ultimi anni la ricerca e` stata indirizzata verso limpiego di questi materiali che per combattere linquinamento atmosferico sfruttano l'energia luminosa: i fotocatalizzatori inducono la formazione di reagenti fortemente ossidanti che sono in grado di decomporre le sostanze organiche e inorganiche presenti nell'atmosfera. Si favorisce cosi` la piu` rapida decomposizione degli inquinanti presenti nellambiente, evitandone l'accumulo. Si e` partiti da studi in laboratorio e si e` arrivati alle applicazioni reali in molteplici ambiti. A livello europeo si e` da poco concluso uno studio finanziato dalla Comunita` Europea ( progetto PICADA ) al quale hanno partecipato per lItalia il CNR Milano e CTG di Italcementi Group. (ade)