Dalle parole ai fatti. Lassessore regionale alle Politiche sociali, Marco Amagliani aveva annunciato pochi giorni fa lapprovazione dellatto di riparto del Fondo sociale che e` stato, infatti, adottato ieri nel corso della seduta dellesecutivo. Il provvedimento, che consente di assicurare la funzionalita` dei servizi nei Comuni marchigiani , prevede uno stanziamento complessivo di 28 milioni di euro, dei quali circa 21 milioni provenienti dal Fondo Unico Sociale nazionale .
Un aumento importante rispetto allo scorso anno - ha commentato Amagliani- che si riflettera` positivamente su piu` azioni e ci permette di lavorare con parecchie certezze, sulla base di una programmazione efficace e concreta, fuori dalle logiche sperimentali. Grazie al Governo e allazione del Ministro Paolo Ferrero continua lassessore- e` stato possibile recuperare i tagli del Governo Berlusconi, assegnando ulteriormente alle Marche piu` di 7 milioni di euro. Un piano di riparto che presenta molti elementi di novita` e studiato per dare continuita` ai servizi dei Comuni, anche i piu` piccoli, per ribadire la centralita` della persona e per garantire, secondo principi di interesse generale, massima attenzione agli ultimi.
Non e` che la conferma scritta degli impegni presi con la comunita`, della priorita` di un patto sociale che fa del welfare un suo punto di forza. Lo sforzo della Regione anche in questo importante atto, rappresenta il miglior testimone della volonta` di garantire ladeguato supporto allo sviluppo territoriale dei servizi, perche` il sistema Marche consolidi i suoi standard di qualita`, sociale, sanitaria e produttiva, anche nelle realta` piu` piccole della regione. Si tratta di un provvedimento innovativo anche nella filosofia di impostazione, ispirata alla coesione tra settori regionali e alla interdisciplinarieta`. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ha commentato lapprovazione della deliberazione che ripartisce per il 2006, l8% delle somme ai Comuni che compongono le Comunita` montane, il 5% ai comuni sotto i 5000 abitanti, la quota restante per il 75 per cento ai comuni con riferimento alla popolazione presente e il 25 per cento riferito al territorio comunale. Va precisato che dei 20 milioni e 911 mila euro del Fondo, piu` di 8 erano stati anticipati dalla Regione agli enti locali per consentire la continuita` dei servizi, dopo le difficolta` derivanti dal taglio dei fondi operato dal governo Berlusconi.
Confermati per il 2006, i 2 milioni di euro agli ambiti sociali per garantirne il rafforzamento e la funzionalita`. Un incremento di somme, invece, e` destinato ai comuni in base al peso percentuale nellambito sociale di riferimento: 1 milione di euro in piu`, quindi, finalizzato alla costituzione dellosservatorio statistico dambito, alle politiche rivolte ai marchigiani allestero, alla programmazione ordinaria e per progetti calibrati sulle esigenze locali. Ulteriori 5 milioni saranno utilizzati per interventi di contrasto alle poverta` che spiega Amagliani - non erano piu` contemplati nei piani regionali di riparto dal 2003, ma serviranno anche per azioni di contrasto ai fenomeni di prostituzione e tratta, di tutela di cittadini non comunitari, delle comunita` zingare e dei soggetti detenuti o impegnati in attivita` post penitenziarie.
Una quota di risorse, 516 mila euro, viene destinata alla spesa dei comuni per il pagamento delle rette dei disabili gravi psico-sensoriali ricoverati in istituti educativi. 117 mila euro e` invece la quota che servira` ad integrare ulteriori previsioni finanziarie nellambito di interventi in favore di minori in situazioni familiari multiproblematiche e adolescenti a rischio. Per fronteggiare le situazioni di emergenza sociale e sanitaria dei cittadini marchigiani residenti allestero, e` compresa anche una quota integrativa di 10 mila euro ad incremento dello specifico Fondo di solidarieta`. (ade)
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