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11/11/2006

IL SISTEMA DEL WELFARE PUO’ CONTARE SU 28 MILIONI DI EURO

Dalle parole ai fatti. Lassessore regionale alle Politiche sociali, Marco Amagliani aveva annunciato pochi giorni fa lapprovazione dellatto di riparto del Fondo sociale che e` stato, infatti, adottato ieri nel corso della seduta dellesecutivo. Il provvedimento, che consente di assicurare la funzionalita` dei servizi nei Comuni marchigiani , prevede uno stanziamento complessivo di 28 milioni di euro, dei quali circa 21 milioni provenienti dal Fondo Unico Sociale nazionale . Un aumento importante rispetto allo scorso anno - ha commentato Amagliani- che si riflettera` positivamente su piu` azioni e ci permette di lavorare con parecchie certezze, sulla base di una programmazione efficace e concreta, fuori dalle logiche sperimentali. Grazie al Governo e allazione del Ministro Paolo Ferrero continua lassessore- e` stato possibile recuperare i tagli del Governo Berlusconi, assegnando ulteriormente alle Marche piu` di 7 milioni di euro. Un piano di riparto che presenta molti elementi di novita` e studiato per dare continuita` ai servizi dei Comuni, anche i piu` piccoli, per ribadire la centralita` della persona e per garantire, secondo principi di interesse generale, massima attenzione agli ultimi. Non e` che la conferma scritta degli impegni presi con la comunita`, della priorita` di un patto sociale che fa del welfare un suo punto di forza. Lo sforzo della Regione anche in questo importante atto, rappresenta il miglior testimone della volonta` di garantire ladeguato supporto allo sviluppo territoriale dei servizi, perche` il sistema Marche consolidi i suoi standard di qualita`, sociale, sanitaria e produttiva, anche nelle realta` piu` piccole della regione. Si tratta di un provvedimento innovativo anche nella filosofia di impostazione, ispirata alla coesione tra settori regionali e alla interdisciplinarieta`. Cosi` il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ha commentato lapprovazione della deliberazione che ripartisce per il 2006, l8% delle somme ai Comuni che compongono le Comunita` montane, il 5% ai comuni sotto i 5000 abitanti, la quota restante per il 75 per cento ai comuni con riferimento alla popolazione presente e il 25 per cento riferito al territorio comunale. Va precisato che dei 20 milioni e 911 mila euro del Fondo, piu` di 8 erano stati anticipati dalla Regione agli enti locali per consentire la continuita` dei servizi, dopo le difficolta` derivanti dal taglio dei fondi operato dal governo Berlusconi. Confermati per il 2006, i 2 milioni di euro agli ambiti sociali per garantirne il rafforzamento e la funzionalita`. Un incremento di somme, invece, e` destinato ai comuni in base al peso percentuale nellambito sociale di riferimento: 1 milione di euro in piu`, quindi, finalizzato alla costituzione dellosservatorio statistico dambito, alle politiche rivolte ai marchigiani allestero, alla programmazione ordinaria e per progetti calibrati sulle esigenze locali. Ulteriori 5 milioni saranno utilizzati per interventi di contrasto alle poverta` che spiega Amagliani - non erano piu` contemplati nei piani regionali di riparto dal 2003, ma serviranno anche per azioni di contrasto ai fenomeni di prostituzione e tratta, di tutela di cittadini non comunitari, delle comunita` zingare e dei soggetti detenuti o impegnati in attivita` post penitenziarie. Una quota di risorse, 516 mila euro, viene destinata alla spesa dei comuni per il pagamento delle rette dei disabili gravi psico-sensoriali ricoverati in istituti educativi. 117 mila euro e` invece la quota che servira` ad integrare ulteriori previsioni finanziarie nellambito di interventi in favore di minori in situazioni familiari multiproblematiche e adolescenti a rischio. Per fronteggiare le situazioni di emergenza sociale e sanitaria dei cittadini marchigiani residenti allestero, e` compresa anche una quota integrativa di 10 mila euro ad incremento dello specifico Fondo di solidarieta`. (ade)