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08/11/2006

LA REGIONE MARCHE VALORIZZA IL RUOLO DELLA MONTAGNA

Presso la Sala Verde della Regione Marche, alla presenza degli assessori regionali Gianluca Carrabs e Luigi Minardi, si e` tenuto lincontro con i referenti dellUpi, Uncem, Finanziaria marche, Legacoop, Confcooperative, Agci, Unci, della Comunita` monastica del convento benedettino sulle pendici del Monte Catria in provincia di Pesaro, tutti quanti firmatari della Carta di Fonte Avellana. Questa, sottoscritta dieci anni fa, riconosce il ruolo fondamentale della montagna per assicurare la regimentazione delle acque, la tutela del territorio e valorizza le risorse montane. Con queste premesse i firmatari della carta si sono impegnati a promuovere la silvicoltura, a sostenere lagricoltura in montagna, a promuovere il credito, la formazione e loccupazione attraverso la cooperazione. E un appuntamento importante ha sottolineato Carrabs - perche` pone le basi per tracciare un percorso da realizzare per il rilancio della Carta di Fonte Avellana. Siamo consapevoli che parlare di montagna non significa soltanto promuovere la conservazione o la promozione di un paesaggio, ma sintende dare una risposta politica e sociale a un territorio. Inoltre, il prossimo 15 dicembre ad Urbino, la Regione Marche e la Presidenza del Consiglio dei Ministri hanno organizzato la presentazione della relazione annuale sullo stato della montagna. Questa iniziativa dimostrera` la grande attenzione delle governo regionale alle tematiche legate alla difesa del suolo e alla tutela dellambiente. Per la prima volta ha proseguito lAssessore - abbiamo nel comitato tecnico interministeriale per la montagna, presso il Cipe, organismo che decide la ripartizione dei fondi, un rappresentante delle Marche. Unautorevole presenza istituzionale nei contesti decisionali in grado di poter catalizzare finanziamenti di un certo riguardo per la nostra regione. Inoltre, e` in corso di preparazione una proposta di legge, su iniziativa dellassessore Minardi, per adeguare la normativa sullassociazionismo intercomunale visto che abbiamo territori montani confinanti con altre regioni. Lobiettivo dellincontro e` stato quello di procedere ad un aggiornamento della Carta inteso come sviluppo del territorio, dellagricoltura, dei boschi in un sistema integrato con il turismo naturalistico, escursionistico e culturale. Un sistema che produce lavoro, reddito e qualita` della vita per i residenti in montagna. Un esempio concreto e` fornito dallesperienza del consorzio Marche Verdi, che aggrega cooperative nei settori forestale e turistico-ambientale nelle Marche. Il consorzio, attraverso 350 dipendenti fra operai, tecnici, dirigenti, operatori del turismo escursionistico, e` riuscito a vedere assicurato un reddito e unoccupazione continuativa. La fiducia che anima i firmatari della Carta e` scandita dalle lancette dellorologio della montagna che segna le tappe del cambiamento. Lultimo spostamento, che segna le 10 e mezzo, risale allo scorso 18 ottobre, data in cui oltre 500 persone tra maestranze, tecnici, dirigenti delle cooperative agroforestali, aderenti alle Centrali cooperative si ritrovarono a Roma per proporre lavvio del grande cantiere del riassetto idrogeologico e della manutenzione del territorio del bosco, come la piu` urgente opera infrastrutturale del Paese. Il prossimo spostamento dellorologio sara` previsto il prossimo 15 dicembre, in occasione delliniziativa di Urbino. (a.f.)