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12/10/2006

NUOVO MODELLO DI PARI OPPORTUNITA'

Si e` svolto in Regione il seminario: Integrare le pari opportunita` nella formazione e nel lavoro, organizzato dallAssessorato competente di Loredana Pistelli insieme allAssessorato alla Formazione e Lavoro di Ugo Ascoli. Un progetto interregionale che insieme alle Marche vede il Piemonte capofila ha detto in apertura la Pistelli con la partecipazione attiva di Toscana, Lazio, Val dAosta, Provincia autonoma di Bolzano e Friuli Venezia Giulia. Lauspicio e` di porre al centro del dibattito politico e sociale la questione, dopo il Protocollo dIntesa con il ministero che permette nuove strategie mirate allintegrazione nella formazione e nel lavoro, coordinando gli interventi fra le varie azioni di sostegno avviate da piu` livelli ed enti, per creare sinergie e convergenze di programmi. Anche nelle Marche infatti sono stati esibiti dati e approfondimenti di analisi emergono gravi situazioni nelloccupazione, sia per le presenze femminili in determinati settori sia per il trattamento riservato alle donne in taluni comparti produttivi o professionali. Sia ancora, per il tardivo inserimento al lavoro o nella possibilita` di far carriera. Urge particolare attenzione oltre che alla presenza di donne nelle industrie, anche nellagricoltura e nella pesca, settori trainanti della nostra economia. Nellintervento di Paola Catalini, consigliera di Pari Opportunita` della Regione Marche, e` stato sottolineato il delicato passaggio che ha portato il processo di integrazione da `opzione a obbligo, grazie a politiche dirette di pari opportunita` e indirette di mainstreaming con lapplicazione di linee guida predeterminate. Il modello piemontese e` stato illustrato prima da Alessandro Fenucci, direttore di Tecnostruttura; poi da Gianna Rolle, animatrice di P.O. della Regione Piemonte; da Maria Luisa Baroni dirigente della P.O. della Regione Marche che ha parlato dellapplicazione del progetto sul territorio; dallesperta Barbara Bittarelli che ha presentato le linee guida per integrare e infine Gabriella Boeri coordinatrice interregionale delle esperte di progetto che ha delineato la trasferibilita` delle linee guida attraverso la formazione dei formatori. LAssessore Ugo Ascoli ha sottolineato lesigenza attuale di inserire la prospettiva di genere in tutte le politiche, le attivita` e i programmi grazie al principio del mianstreaming, cioe` la sinergia fra politiche dirette e indirette. Portando esempi e azioni concrete, come interventi nelle Marche tesi a aumentare il tasso di partecipazione e interventi che tengano conto del collegamento tra formazione professionale finalizzata alloccupazione e la partecipazione femminile al mercato del lavoro. Al contempo, potenziando le forme di sostegno a sistemi di conciliazione, vale a dire far conciliare i tempi delle citta` e i ritmi di lavoro con quelli della vita familiare e personale cui nessuno deve rinunciare. Emersa dunque limportanza strategica di riservare un approccio sistemico ai temi di pari opportunita` ha concluso Ascoli ho condiviso il progetto di integrare le P.O. con la firma del Protocollo di Intesa con le altre regioni, finanziato con le risorse FSE misura E, che ci permettera` di sostenere questa fase sperimentale del progetto.