|
Per sollecitare un intervento unitario allo scopo di incrementare la somma delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale per la ricostruzione post terremoto e per lalluvione dello scorso 16 settembre, il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, incontrera` il prossimo 12 ottobre, a Roma, nella sede della Regione, i parlamentari marchigiani, prima dellapprovazione definitiva della legge Finanziaria 2007.
Il completamento della ricostruzione scrive il presidente Spacca - a seguito del terremoto del 1997, costituisce unesigenza fondamentale per la comunita` marchigiana. Il danno complessivo e` stato stimato in 4.374 milioni di euro, mentre le risorse sino ad ora rese disponibili ammontano a 2.770 milioni di euro. Per la prosecuzione dellopera di ricostruzione nei territori delle regioni Marche e Umbria, la proposta di legge finanziaria 2007, prevede un contributo di 50 milioni di euro per lanno 2007 e di 25 milioni per ciascuno degli anni 2008 e 2009.
Si tratta in questo caso di un intervento previsto dallarticolo 141 della legge Finanziaria 2007: di significato positivo - come tende a sottolineare il presidente Spacca - poiche` rappresenta un rifinanziamento della legge 61 sul terremoto, che si discosta dagli interventi degli ultimi due anni, quando si e` potuto utilizzare solo una piccola quota che derivava dal Fondo destinato alla Protezione civile.
Tuttavia prosegue Spacca - pur considerando positivamente lo specifico finanziamento degli interventi post-terremoto, tanto piu` in relazione al difficilissimo quadro finanziario, sottolineo che la somma prevista non e` ancora adeguata alle reali esigenze delle Marche. Per questo auspico un intervento unitario dei parlamentari marchigiani, in sede di esame della legge finanziaria 2007, al fine di pervenire ad un incremento delle relative risorse.
Analoga iniziativa chiede poi Spacca - va svolta nei confronti del Governo, per consentire la ripresa socio-economica nelle zone colpite dagli eventi alluvionali iniziati il 16 settembre scorso. Lo stanziamento di 5 milioni di euro, previsto nello schema di ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri, e` infatti del tutto insufficiente rispetto allammontare dei danni, pari ad oltre 200 milioni di euro. (s.g.)
|