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20/09/2006

ALLUVIONE, LA PROTEZIONE CIVILE REPLICA ALLA COLDIRETTI

La polemica sollevata dalla Coldiretti, nei confronti del presidente Spacca, non trova giustificazione tecnica, in quanto il presidente ha correttamente riferito in Consiglio regionale tempi, modalita` e concause che hanno determinato lalluvione dellarea a Sud di Ancona. Lo sostiene la Protezione civile della Regione Marche, che interviene sulle dichiarazioni rese dallorganizzazione agricola agli organi di stampa. Il Centro funzionale per la climatologia e idrologia e i tecnici della Provincia e dellAutorita` di bacino continua la nota della Protezione civile hanno confermato che il fenomeno alluvionale, verificatosi sabato, e` il risultato di una serie di concause, tra le quali lo stato dei suoli agricoli, recentemente arati (anche in maniera non idonea) e, spesso, privi di unadeguata e accurata rete di raccolta delle acque superficiali. Da tempo, non a caso, la Regione Marche, con la collaborazione delle categorie agricole, ha adottato provvedimenti per incentivare una corretta gestione dei suoli, in modo da evitare che le colate di terriccio e fango invadano le sedi stradali e ostruiscano i fossi di scolo, pure in caso di piogge non particolarmente consistenti. Gli enti proprietari delle strade (Anas, Province, Comuni), infatti, sostengono, ogni anno, oneri ingentissimi per la rimozione del terriccio, riversato dai campi, sul manto stradale, che spesso, provoca interruzioni alla viabilita`. Una situazione non piu` tollerabile, che mette a rischio la stessa incolumita` pubblica e che, anche a livello di Politica agricola comune, ha imposto ladozione obbligatoria di corrette prassi agronomiche per poter accedere ai contributi europei. Pertanto, accanto agli altri fenomeni segnalati dalla Coldiretti (come lurbanizzazione e lo sfruttamento intensivo del territorio), anche la non corretta gestione dei terreni agricoli ha contribuito, in maniera determinante, ad amplificare gli effetti devastanti delle precipitazioni meteoriche inusuali che hanno interessato unampia porzione di territorio, a ridosso del capoluogo regionale. Un motivo in piu`, questo, per sollecitare gli operatori agricoli a coltivare i campi secondo metodologie corrette: il non rispetto di queste norme, infatti, e` pregiudizievole per la stessa collettivita`. Il concetto va ribadito non per colpevolizzare una categoria, ma per evidenziare come ognuno debba svolgere il proprio ruolo per contribuire alla salvaguardia del territorio.