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18/09/2006

EMERGENZA MALTEMPO ANCONA SUD, I PROVVEDIMENTI DELLA GIUNTA REGIONALE

La Giunta regionale ha chiesto al Governo nazionale la dichiarazione dello stato di emergenza e calamita` per la zona, a Sud di Ancona, colpita dallalluvione dei giorni scorsi. Ha inoltre istituito un fondo di garanzia di 2,5 milioni di euro per sostenere la ripresa delle attivita` delle aziende danneggiate di Camerano, Castelfidardo, Offagna e Osimo. La decisione e` stata assunta dallesecutivo, nella seduta di questa mattina, dopo una relazione del presidente Gian Mario Spacca sulla situazione venutasi a creare, nelle vicinanze del capoluogo, a partire da sabato 16 settembre. In unarea di circa 150 chilometri quadrati, nel giro di poche ore, sono caduti 130 millilitri di pioggia. Domani la Giunta regionale riferira` in Consiglio sulla vicenda. Il fondo di solidarieta` spiega il presidente Spacca andra` a beneficio di tutte le imprese del territorio, dei vari comparti produttivi, danneggiate dallalluvione: agricoltura, industria, artigianato, commercio, servizi, no profit. La bomba dacqua, come la chiamano gli esperti, ha messo in ginocchio 170 aziende, con oltre duemila addetti. Attraverso la Societa` regionale di garanzia sono state attivate risorse per accedere ai finanziamenti bancari necessari alla ripresa dellattivita` di uno dei distretti economici piu` interessanti delle Marche, che, negli ultimi anni, ha riconvertito la produzione della fisarmonica, per abbracciare lelettronica, gli stampi e largenteria. E` stato anche chiesto al Governo nazionale di incrementare il fondo di garanzia con risorse aggiuntive, per agevolare ulteriormente e in maniera piu` rapida il ripristino di una situazione di normalita` produttiva. Nel corso della seduta, la Giunta regionale ha affrontato diverse problematiche connesse allo stato di emergenza e alla prevenzione del rischio idrogeologico. E` stato deciso di definire interventi per garantire la pulizia e la manutenzione costante dei corsi dacqua, lobbligatoria realizzazione di scoli superficiali dei campi arati, una maggiore salvaguardia urbanistica della aree piu` critiche del Pai (Piano di assetto idrogeologico), la ristrutturazione dei manufatti che ostacolano il deflusso regolare delle acqua. Il capo di Gabinetto della Giunta regionale, infine, contattera` la Guardia di Finanza per cercare di individuare un regime fiscale idoneo a favorire la ripresa dellattivita` delle imprese danneggiate.