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Meno felici e tutelati ma niente affatto pessimisti o sfiduciati: questo, secondo Ilvo Diamanti, docente di Scienza Politica presso la Facolta` di Sociologia dellUniversita` di Urbino, lo stato danimo dei marchigiani al tempo della globalizzazione. Le Marche spiega Diamanti che e` anche direttore de LaPolis, Laboratorio di Studi Politici e Sociali in unintervista pubblicata nel nuovo numero di Marche Regione, periodico della Giunta regionale non costituiscono piu` un felice modello di sviluppo, ma devono fare i conti con i problemi comuni alle aree della piccola impresa e al resto del paese; difficolta` ad esportare, invecchiamento della popolazione, declino demografico, crescente sfiducia delle istituzioni; di qui il diffondersi della preoccupazione e dellincertezza legate al processo di globalizzazione e alle trasformazioni economiche nazionali che hanno rallentato lo sviluppo della piccola impresa. Tuttavia le Marche, comparativamente, si percepiscono come un luogo dove ancora oggi si vive meglio e piu` a lungo che altrove. Fattori virtuosi che, insieme al buon rapporto con le istituzioni - qui, a differenza del Nord Est, la fiducia nel pubblico e nello Stato e` piu` forte che altrove - e alla qualita` delle risorse ambientali, consentono ai cittadini di coltivare la speranza nel cambiamento: ma solo a condizione, avverte, che sia garantita una pratica di governo locale condivisa, basata sulla cooperazione e sul rafforzamento delle reti di partecipazione sociale.
Oltre allintervista di Diamanti, la pubblicazione Marche, che ha una tiratura di otre 22mila copie ed e` consultabile via internet sul sito www.regione.marche.it, contiene un inserto di 16 pagine sul lavoro e lemigrazione: temi che caratterizzeranno, il prossimo 10 dicembre, la seconda Giornata delle Marche; di rilievo la rievocazione storica della tragedia della miniera belga di Marcinelle dell8 agosto del 1956 nella quale persero la vita 136 minatori italiani, di cui 12 marchigiani: Un episodio da non dimenticare ha ammonito il presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca nel suo discorso commemorativo. Altri servizi riguardano gli incentivi regionali, 240mila euro, per linserimento lavorativo dei disoccupati con piu` di 45 anni e gli interventi finanziari a favore della formazione previsti dal Fondo Sociale Europeo: In totale 291 milioni di euro che ricorda Ugo Ascoli, assessore regionale a Formazione e Lavoro hanno coinvolto 200 mila persone, quasi un marchigiano su cinque, in eta` formativa. Da segnalare, secondo lassessore al Bilancio Pietro Marcolini, la gestione oculata delle risorse finanziarie che ha caratterizzato il Rendiconto generale del 2005, appena approvato in Consiglio. Buone notizie vengono dal fronte della Sanita`, dove si registrano la diminuzione del debito e risultati gestionali nel trienno 2003-2005 osserva lassessore Almerino Mezzolani in linea con la programmazione economica regionale; notizie positive anche per gli operatori agricoli danneggiati dal maltempo, a favore dei quali la Giunta, informa lassessore allAgricoltura Paolo Petrini, ha stanziato 17,5 milioni. Lindividuazione delle opere prioritarie Terza corsia A14, Fano-Grosseto, Quadrilatero, Ferrovie rappresenta, secondo lassessore alle Infrastrutture Loredana Pistelli un valido punto di partenza per lammodernamento della rete viaria regionale. Di buon auspicio i dati del Turismo che nei primi quattro mesi del 2006 ha fatto registrare sottolinea il vicepresidente e assessore Luciano Agostini un incremento del 3% negli arrivi e del 6,4% nelle presenze. Per lassessore allIndustria Gianni Giaccaglia laccordo di collaborazione con lo Stato brasiliano del Para` e` ulteriore conferma della vocazione internazionale delle Marche. Infine, lassessore allAmbiente Marco Amagliani si dice convinto che la recente intesa con la Comunita` montana di Camerino per realizzare limpianto di produzione di energia eolica, consentira` di sviluppare le aree interessate e dare una risposta concreta allormai cronico fabbisogno energetico delle Marche. (s.p.)
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