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Cinquantanni non possono e non devono far dimenticare il sacrificio di 262 minatori, 136 italiani e tra questi 12 minatori marchigiani, morti nellinferno del Bois du Cazier a Marcinelle, l8 agosto 1956.
La Regione Marche, attraverso questo cinquantesimo anniversario, vuole anzi ricordare a tutta la comunita` regionale quanto siano costantemente presenti nellazione di governo i valori del lavoro, della sicurezza e dei diritti di cittadinanza come strumenti di crescita collettiva. Unattenzione speciale riservata anche nella rivista istituzionale Marche che, nel numero gia` in distribuzione, dedica al Belgio e a Marcinelle un inserto di 14 pagine dal titolo Per sempre nel ricordo.
Il legame tra Regione, familiari delle vittime e i marchigiani del Belgio, questanno si e` stretto ancora piu` saldamente nella recente visita ai luoghi della tragedia da parte di una delegazione guidata dal presidente della Regione, Gian Mario Spacca, lo scorso 7 e 8 giugno, quando si e` tenuta una cerimonia solenne di commemorazione delle vittime e la consegna della decorazione alla memoria del minatore anconetano Rodolfo Batoccolo.
In quelloccasione il presidente Spacca ha ricordato che nel fondo della miniera di Marcinelle lEuropa era gia` costituita e unita attraverso le tante nazionalita` dei minatori caduti , accomunati prima dalla inesorabile fatica e poi dallestremo sacrificio. La Regione Marche ha detto poi il Presidente nel suo discorso commemorativo- assume limpegno di fronte a queste vittime di non disperdere il loro coraggio e la dedizione, mettendoli al servizio della nuova Europa che stiamo costruendo giorno dopo giorno.
Si e` trattato di un abbraccio ideale che si ripetera` e si saldera` piu` forte il 10 dicembre prossimo, Giornata delle Marche, dedicata proprio al Belgio, ai temi dellEuropa, del lavoro e dellemigrazione. Un significato profondo di appartenenza alle Marche e allEuropa che nasce proprio da Marcinelle. Una tragedia che, a distanza di cinquantanni, continua ad insegnarci quanto siano attuali e sempre importanti il cammino verso lintegrazione e il senso della costruzione del futuro attraverso il lavoro. (ade)
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