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13/07/2006

AGRICOLTURA AL SERVIZIO DEL TERRITORIO

Far si che la nuova politica agricola diventi strumento di tutela e valorizzazione del territorio e dellambiente. Questo in sintesi lobiettivo del progetto GreenCAP realizzato da Regione Marche e SVIM Spa con il contributo finanziario della Commissione UE, nellambito del programma Leonardo Da Vinci. Per raggiungere questo risultato sono state organizzate esperienze formative in Francia, Germania, Polonia e Spagna da parte di operatori provenienti da enti pubblici ed associazioni di categoria agricole della regione. Questo momento di riflessione, che giunge al termine di un lungo lavoro condiviso tra Regione Marche e SVIM, ci consente di confrontare metodologie a livello internazionale per potenziare lo sviluppo rurale, coniugandolo con la tutela ambientale, attraverso la formazione di quanti vi operano. Questo il saluto di apertura dei lavori di Roberto Tontini, amministratore unico di SVIM Spa. Allincontro hanno preso parte anche gli assessori regionali Pietro Marcolini e Paolo Petrini, il rettore dellUniversita` Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, il direttore dellOsservatorio Agroalimentare delle Marche, Andrea Arzeni, rappresentanti dellISFOL, dellAgenzia nazionale Leonardo Da Vinci e del Ministero delle Politiche Agricole. Ha moderato i lavori Francesco Marchesi, direttore generale di SVIM SPA. Nellambito dellintesa di programma per lo sviluppo appena siglata ha sottolineato durante il suo intervento lassessore al Bilancio Marcolini - prevediamo interventi e risorse adeguate per linserimento di giovani tecnici e laureati nelle aziende agricole e forestali a cui si aggiungono risorse specifiche per turismo e cultura legati al territorio e allambiente. Sulle potenzialita` offerte dal mondo agricolo nella tutela dellambiente si e` invece soffermato lassessore allAgricoltura Paolo Petrini. Lagricoltura queste le sue parole rappresenta il modo piu` economico per tutelare lambiente, questo ci viene ricordato sempre piu` spesso anche dallUnione Europea e costituisce un nuovo approccio, una decisa sterzata rispetto al passato. Per far questo occorre una cooperazione a livello regionale, contratti darea che coinvolgano istituzioni pubbliche e associazioni di categorie per il mantenimento dellequilibrio ambientale. Appuntamenti come quello di oggi arricchiscono le conoscenze disponibili ed accrescono la qualita` degli interventi tramite esperienze di livello internazionale. Durante lincontro sono stati assegnati, ai partecipanti agli scambi formativi, attestati che costituiscono veri e propri passaporti contenenti le competenze acquisite allestero e riconosciuti in tutti i paesi dellUnione Europea. (f.b.)