La Giunta regionale approva quattro atti importanti ed attesi dalle categorie economiche, ora la riforma degli incentivi previsti dalla legge 488, gestita dalla Regione assieme al Ministero per le Attivita` produttive, puo` trovare piena applicazione. Coerentemente al nostro programma di governo poniamo grande attenzione al consolidamento e sviluppo del tessuto produttivo regionale, con una sensibilita` particolare per settori in difficolta` come quello della calzatura. Questo il commento dellassessore allo Sviluppo economico, Gianni Giaccaglia, alle delibere approvate dallesecutivo regionale riguardanti le agevolazioni alle imprese previste dalla legge 488/1992.
La 488 rappresenta da anni uno degli strumenti di sostegno piu` significativi in materia di attivita` produttive, il recente riordino normativo che ha interessato questo consolidato strumento agevolativo, nato per i settori manifatturieri e poi gradualmente esteso al turismo, al commercio ed allartigianato, aveva lasciato diversi nodi controversi. Lopportunita` di migliorare questa legge e` stata colta appieno, grazie al ruolo che la Regione Marche riveste nellambito del coordinamento nazionale delle Regioni ha osservato Paola Bichisecchi, dirigente del Servizio industria artigianato.
I provvedimenti approvati riguardano, in particolare, priorita` regionali e limiti minimi di investimento per accedere alle agevolazioni e ripartizione delle risorse disponibili fra i settori ammissibili. Relativamente al primo aspetto e` stato stabilito che, per il bando riservato alle imprese industriali, il limite minimo di investimento sara` di 800mila euro, piu` basso rispetto a quanto stabilito a livello nazionale coerentemente con le caratteristiche del tessuto produttivo regionale. Priorita` e` stata data ai territori a sud della regione ed ai settori tessile, abbigliamento e calzature. Priorita` queste valide, con aggiustamenti, anche per il bando dedicato alle imprese artigiane, dove il limite minimo di investimento sara` di 100mila euro. Per le imprese del settore turistico alberghiero occorrera` investire 300mila euro per poter presentare domanda di agevolazione. Attenzione particolare e` stata posta sul turismo nautico. Per il settore commercio priorita` alle zone dellentroterra ed alle iniziative di ampliamento, ristrutturazione ed ammodernamento delle strutture. Infine per quanto riguarda la ripartizione delle risorse disponibili tra i settori ammissibili e` stato stabilito che il 65 per cento delle risorse andra` al settore industria artigianato, il 30 al settore turismo ed il 5 per cento al settore commercio. (fb)
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