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25/03/2006

IL PRESIDENTE SPACCA IN VISITA ALLA ROCCA DELLA CITTADELLA. PER LA PRIMA VOLTA RIAPERTA AL PUBBLICO IN OCCASIONE DELLE GIORNATE “FAI” DI PRIMAVERA

La Regione Marche ha fatto un ottimo investimento acquistando questo bene culturale di eccezionale valenza storico-architettonica e procedendo al recupero per restituirlo alla fruibilita` . Un bene culturale che domina lAdriatico e che, come tale, si candida naturalmente ad ospitare uno spazio comune per le riflessioni su questa grande area e sulla civilta` adriatica che dovra` diventare nuovamente protagonista della vita internazionale. Ringrazio il FAI che ci ha consentito di vivere questa bellissima giornata, unoccasione rara di ammirare un complesso di architettura militare, difficilmente rintracciabile in altri centri urbani delle dimensioni di un capoluogo regionale. Sono le parole del presidente della Regione, Gian Mario Spacca, appena terminata la visita della Rocca della Cittadella di Ancona, riaperta al pubblico in questo week end in occasione delle `Giornate FAI di Primavera del 25 e 26 marzo. Il presidente Spacca ha percorso il tracciato, predisposto dallUfficio progettazione OO.PP della Regione che assicura la massima sicurezza per i visitatori grazie anche ai volontari della Protezione civile regionale e del FAI , insieme a due ciceroni deccezione: il capo delegazione FAI di Ancona , Mario Canti e Maria Luisa Polichetti, consulente della giunta regionale per i beni culturali, che hanno illustrato la storia di questa fortezza, costruita tra il 1532 e il 1580 su progetto dellarchitetto militare Antonio da Sangallo per volere di Papa Clemente VII. Una fortezza voluta per la difesa dai Turchi e anche per affermare il potere pontifico ad Ancona ma, in definitiva, mai utilizzata per la sua funzione militare, anche se conserva ancora al suo interno la fuciliera lignea di fine dell800, capace di contenere ben 18 mila moschetti e l argano originale, probabilmente risalente alla costruzione, per il riavvolgimento del cavo di sollevamento del ponte levatoio. Rimasta di proprieta` del demanio militare fino al 1972, passata poi a quello pubblico, la Rocca e` stata in seguito abbandonata fino a quando la Regione Marche, dopo la stipula di un accordo di programma con il Comune, le Soprintendenze regionali, lUniversita` Politecnica delle Marche, lha acquistata nel 2003 e ha gia` provveduto ai primi interventi urgenti di messa in sicurezza. Quando un bene culturale diventa noto ai cittadini, si trovano le volonta` e le risorse per rimetterlo nel circuito dei beni culturali vivi e vivibili , ha affermato larchitetto Mario Canti. Ed e` questo infatti lo scopo del FAI . La Rocca della Cittadella in questo senso e` un caso esemplare ha proseguito - perche` e` un bene al centro della citta`, sconosciuto alla generalita` dei cittadini, mai visitato prima perche` era di proprieta` militare. Lapertura al pubblico, resa possibile grazie anche alla Regione, e` un evento che definirei commovente proprio nella logica del riappropriarsi di un bene, della conoscenza della storia e delle radici culturali della comunita`. Il presidente Spacca si e` soffermato piu` volte sui bastioni della Rocca da cui si puo` scorgere ogni punto strategico della citta` e godere un panorama inusitato. Unica amarezza della bellissima giornata, quella dellarchitetto Canti, di Spacca e di tutti i tecnici dellUfficio Progetti regionale: dover constatare, nel corso della visita, come atti di vandalismo, dalle scritte di vernice sui muri alla vera e propria distruzione di manufatti e di tetti degli edifici, abbiano rovinato questo gioiello cittadino piu` di quanto ha potuto il tempo. Il prossimo intervento progettuale della Regione- un secondo lotto di lavori che partiranno proprio il 20 aprile per concludersi dopo 18 mesi - servira` anche ad evitare questo tipo di degrado: mettere in ulteriore sicurezza gli edifici, recuperare il fabbricato A, lalloggio del custode, sistemare la zona esterna prospiciente il fabbricato e proteggere i luoghi con linstallazione anche di impianti di illuminazione e di video sorveglianza. (ade)