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22/03/2006

VICENDA "QUADRILATERO", INTERVENTO DEL PRESIDENTE SPACCA

Vogliamo fare le infrastrutture con procedure corrette, trasparenti e nel rispetto della legalita` affermata da uno Stato di diritto. La determinazione a non proseguire nel procedimento davanti alla Corte Costituzionale non puo` sicuramente essere considerata una novita`. E` la conseguenza di un percorso coerente definito dalla successione di una serie di passaggi legali e amministrativi. Nellanno 2002 la Regione aveva presentato un ricorso dinanzi alla Suprema Corte contro la legge obiettivo, censurandone la non conformita` ai principi costituzionali in materia di autonomia delle Regioni. Nel 2003 la Corte Costituzionale ha respinto questo ricorso poiche` ha ritenuto tutelate le prerogative delle Regioni attraverso il meccanismo dellIntesa previsto dalla normativa nazionale. Nel 2004 il Cipe ha approvato i progetti della Quadrilatero, attivando i relativi finanziamenti, per un importo di oltre 1 miliardo di euro. In quella sede, la Regione ha prestato la propria intesa con i pareri sullimpatto ambientale e sulla conformita` urbanistica delle opere. Nello stesso anno, con apposita convenzione conclusa con lAnas, la Regione, per velocizzare la realizzazione delle opere, ha trasferito il finanziamento e i relativi progetti inerenti la realizzazione della strada Pedemontana facente parte del sistema viario Quadrilatero. Nel 2005 limpegno prioritario alla realizzazione delle infrastrutture viarie nelle Marche e` stato ribadito con il programma di governo del centrosinistra, che ha ricevuto il 57,7% dei consensi dei cittadini marchigiani, in cui si prevede la eventuale adesione alla societa` Quadrilatero, in accordo con la Regione Umbria, a condizione di salvaguardare le prerogative di Comuni, Province e Regione in materia di programmazione territoriale e di garanzia da parte dello Stato circa il finanziamento completo delle opere. Sulla base dei pareri espressi dai consulenti costituzionali della Regione, non si e` insistito nel processo ancora pendente davanti alla Corte costituzionale, poiche` non sussistevano piu` i presupposti giuridici a seguito della precedente determinazione della stessa Corte e del percorso amministrativo evidenziato. Rimangono, tuttavia, in piedi altre controversie presso il Tribunale amministrativo a evidenziare come la Regione Marche non abbia ancora deciso la propria adesione alla societa` Quadrilatero, che, come ribadito piu` volte, e` subordinata a specifiche condizioni poste in accordo con la Regione Umbria: clausola di salvaguardia finanziaria per gli Enti locali; auditing economico; controllo e trasparenza delle procedure amministrative; salvaguardia delle prerogative di programmazione urbanistica e territoriale degli Enti locali; rappresentanza istituzionale adeguata negli organi sociali.