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14/03/2006

RISULTATO POSITIVO PER LE MARCHE DOPO UNA LUNGA E DIFFICILE TRATTATIVA SULLA RIPARTIZIONE DEL FONDO SANITARIO NAZIONALE

In un quadro finanziario di continua sofferenza ed incertezza (non si sa come finanziare la sanita` nazionale per lannualita` 2004 ancora complessivamente deficitaria per circa 4,5 miliardi di euro), con una maratona durata tre giorni, le Regioni italiane hanno affrontato il problema del riparto del Fondo Sanitario Nazionale 2006: un Fondo a crescita zero rispetto allanno precedente. Si e` cosi` sviluppata una trattativa lunga e difficile portata avanti per la Regione Marche, nellambito della conferenza Stato Regioni, dal presidente Gian Mario Spacca, dagli assessori per Sanita` e Bilancio, rispettivamente Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini, con il supporto tecnico del direttore del servizio sanita`, Giuseppe Zuccatelli. Si e` trattato soprattutto di correggere i criteri proposti dal Ministero della Sanita` secondo cui una quota aggiuntiva di risorse veniva riservata unicamente alle Regioni che presentavano un deficit strutturale (Campania, Lazio, Puglia ed altre Regioni meridionali). Criteri ritenuti inaccettabili in quanto premianti comportamenti scarsamente virtuosi e paradossalmente penalizzanti per Regioni, come Le Marche, che avevano adottato una politica fiscale idonea a finanziare il proprio sistema sanitario e raggiungere un equilibrio nei conti. Lopera di pressing effettuata da queste Regioni, ha portato alladozione di un criterio integrativo di riparto del Fondo, basato sulla popolazione ponderata, che privilegia le aree con una popolazione mediamente piu` anziana, come quelle del Centro Italia. Lapplicazione del nuovo criterio ha portato alla nostra Regione circa 6,2 milioni di euro in piu` rispetto alle previsioni gia` iscritte nel bilancio 2006. Considerato il peso specifico della componente sanitaria sul bilancio regionale, si attendono ora effetti benefici sulle finanze marchigiane.