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22/02/2006

DAL MINISTERO 350 EURO PER TRASFORMARE A METANO O GPL LE AUTO EURO 1 E EURO 2

Da lunedi` 13 febbraio e` possibile presentare domanda di contributo per trasformare a metano o GPL le proprie auto Euro 1 e Euro 2 a benzina. Possono richiedere il contributo i residenti nei Comuni elencati in unapposita lista che hanno aderito alliniziativa nazionale ICBI. Su un totale di 48 Comuni, tuttavia, solo 5 ad oggi (22 febbraio) hanno aderito. Al fine di consentire ai cittadini di accedere ai contributi prima del loro esaurimento, lassessore allAmbiente Marco Amagliani invita i Comuni ad avviare celermente le procedure per aderire alliniziativa. Le somme disponibili permetteranno la trasformazione di quasi 43.000 auto in tutta Italia. Lassessore Amagliani ricorda che la trasformazione a GPL e metano delle auto Euro 1 ed Euro 2 a benzina, oltre a far bene alle tasche dei cittadini, fara` bene anche allambiente e alla salute. Le auto alimentate con carburanti a basso impatto permettono infatti di ridurre le emissioni di alcune sostanze pericolose come il benzene, le emissioni di CO2 responsabili delleffetto serra e soprattutto delle polveri sottili. I contributi derivano da un progetto nazionale del 2000 per la promozione e lo sviluppo dei carburanti a basso impatto ambientale (iniziativa ICBI). Lobiettivo e` quello di promuovere il GPL e il gas metano per lautotrazione e lo sviluppo delle reti di distribuzione. Per dare vita al progetto si e` costituita una Convenzione tra Comuni nel 2001. Il Comune referente delliniziativa e` Parma in quanto capofila della Convenzione. Le somme stanziate dal Ministero con il recente rifinanziamento ammontano a 20 milioni di euro, di cui 15 milioni per la trasformazione dei veicoli (Euro 1 ed Euro 2, generalmente immatricolati tra il 1 gennaio 1993 e il 31 dicembre 2000) e 5 milioni per lampliamento della rete di distribuzione. Il contributo ammonta a 350 Euro sia per quanto riguarda le conversione a GPL, sia per quella a gas metano e verra` scontato dallimporto complessivo direttamente in fattura dalle officine autorizzate. E` rivolto ai residenti nei comuni individuati dalle Regioni in specifiche liste inviate al Ministero. Tali Comuni devono pero` comunicare la propria adesione tramite una apposita procedura. Una specifica procedura di adesione e` prevista anche per le officine che possono effettuare la trasformazione. Nelle Marche, i Comuni che possono aderire alliniziativa sono ben 48: - per la Provincia di Ancona: Ancona, Senigallia, Jesi, Fabriano, Osimo, Falconara Marittima, Castelfidardo, Chiaravalle, Loreto, Montemarciano, Camerata Picena, Monte San Vito, Monsano, Camerano; - per la Provincia di Ascoli Piceno: Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, Fermo, Porto SantElpidio, Porto San Giorgio, SantElpidio a Mare, Grottammare, Montegranaro, Monte Urano, Monteprandone, Cupramarittima, Monsampolo del Tronto, Colli del Tronto, Spinetoli, Castel di Lama; - per la Provincia di Macerata: Macerata, Civitanova Marche, Recanati, Tolentino, Potenza Picena, Corridonia, San Severino Marche, Montecosaro, Morrovalle; - per la Provincia di Pesaro e Urbino: Pesaro, Fano, Urbino, Mondolfo, Montelabbate, SantAngelo in Lizzola, Colbordolo, Cartoceto, Saltara, San Costanzo. Quelli che hanno aderito sono solo quattro: Ancona e Jesi per la Provincia di Ancona; Pesaro, Urbino e Montelabbate per la Provincia di Pesaro e Urbino. Lassessore Amagliani sollecita pertanto i Comuni ad aderire in fretta per non perdere questa opportunita` e sottolinea inoltre che una parte dei contributi e` destinata alla realizzazione di distributori a servizio delle flotte veicolari che effettuano servizi di pubblica utilita`. Il contributo coprira` ben il 70% dei costi relativi alla parte impiantistica e verranno concessi dietro la presentazione di progetti da parte dei Comuni aderenti. Gli impianti devono essere propri o di aziende partecipate. Tutte le informazioni e la documentazione necessaria e` reperibile nel sito internet ICBI: http://icbi.comune.parma.it