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08/02/2006

LABORATORIO EDUCAZIONE ALLA PACE- L'INTERVENTO DELL'ASSESSORE UGO ASCOLI

I marchigiani dovranno contravvenire al proverbiale riserbo, per aprirsi maggiormente alle culture diverse. Lo ha sostenuto lassessore regionale allistruzione Ugo Ascoli, intervenendo oggi al Laboratorio di educazione alla pace, tenutosi al Teatro delle Muse di Ancona e intitolato Cosa puo` fare la scuola per la pace? . Promosso da Regione Marche, Comune e Provincia di Ancona e Tavola della Pace, il laboratorio, il terzo nelle Marche, era dedicato ad una riflessione sul contributo che le scuole possono dare alla pace, alla solidarieta`, alla difesa dei diritti umani.. Al Laboratorio hanno partecipato Flavio Lotti, coordinatore della Tavola della Pace, lassessore comunale , Maria Grazia Camilletti e lassessore provinciale Gianfranco Sagramola. In questo particolare momento ha proseguito lassessore Ascoli - ci sono nuove emergenze da affrontare che impongono maggiore attenzione e conoscenza delle religioni e culture non giudaico-cristiane. E la scuola in questo processo di approfondimento e avvicinamento riveste il ruolo principale. Inoltre bisognera` porre attenzione alle problematiche migratorie proprio nella scuola e piu` in generale ai rapporti tra le persone nella comunita` . Di fronte ad un imbarbarimento e ad una fragilita` crescente della rete di protezione sociale, che ha costituito il nucleo piu` forte del nostro modello di civile convivenza e di qualita` di vita, dobbiamo tutti contribuire ad aumentare la capacita` di conoscere questi fenomeni, analizzarli e saperli spiegare ai piu` giovani. E proprio su queste tematiche, oltre alladesione delle Marche alla Giornata nazionale del 10 marzo per uninformazione e comunicazione di pace, la Regione ha deciso di organizzare un meeting nazionale, a maggio, in una citta` delle Marche, a cui sara` invitato il nuovo ministro allIstruzione. Perche` nella Scuola si dia piu` attenzione ai percorsi formativi per insegnanti dedicati al tema delleducazione alla convivenza e alla pace. Momenti formativi ha concluso lassessore- che possano portare alla riflessione comune in aula, guardando ai grandi temi internazionali, ma contemporaneamente dedicando attenzione ai rapporti umani allinterno della comunita` in cui viviamo tutti i giorni, perche` sono convinto che solo costruendo la pace con il vicino, sia possibile globalizzare la pace. (ade)