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08/02/2006

CONDONO EDILIZIO, SPACCA: "POSITIVE LE ANTICIPAZIONI DI STAMPA"

Se fossero confermate le anticipazioni di stampa, dovremmo concludere che la Consulta ha sostanzialmente riconosciuto la piena legittimita` costituzionale della legge regionale delle Marche, bocciata solo nel punto in cui consente di condonare volumi maggiori rispetto a quelli previsti dalla norma statale. E` il commento del presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, in merito alla sentenza della Corte costituzionale che si e` pronunciata sulle leggi regionali di disciplina del condono edilizio, impugnate dal Governo nazionale. Il ricorso contro le Marche riguarda la legge regionale n. 23 del 29/10/2004: Norme sulla sanatoria degli abusi edilizi ed e` stato discusso nella seduta del 13 dicembre 2005. Per una valutazione serena e approfondita occorre attendere il deposito della sentenza afferma il presidente Sulla base delle notizie pubblicate, possiamo pero` dedurre che le conseguenze, per i cittadini, sarebbero limitate a situazioni particolari, senza scalfire la complessa procedura disciplinata dalla legge regionale. Con questa decisione la Corte costituzionale ha sicuramente ribadito una precedente sentenza (la 196 del 26/06/2004), che sancisce il potere delle Regioni di legiferare in materia di governo del territorio, tra cui rientra il condono edilizio. Sostanzialmente, dunque, la Suprema Corte dovrebbe aver ribadito che le competenze regionali sul condono edilizio sono costituzionalmente garantite, essendo riservato al legislatore statale soltanto il potere di fissare i principi fondamentali della disciplina amministrativa, mentre al legislatore regionale spetterebbe la regolamentazione specifica, nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti dallo Stato.