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03/02/2006

VAL MARECCHIA, AL VIA LA LEGGE SULLA MANUTENZIONE DEI FIUMI

La maggior parte dei fiumi marchigiani non trasportano piu` al mare sedimenti, sabbia e ghiaia, dato che rimangono intrappolati e si accumulano nei letti dei fiumi per le numerose opere idrauliche, dighe, traverse di derivazione, ecc. Tale situazione determina, da un lato, un aumento del rischio di esondazioni e dallaltro squilibri alla costa, venendo a mancare quel ripascimento naturale della fascia litoranea che crea la cosiddetta erosione costiera. LAssessore Regionale alla difesa del suolo Gianluca Carrabs nella sede della Comunita` Montana dellAlta Valmarecchia, a Novafeltria, con il Presidente Rolando Rossi, lAssessore allAmbiente Mauro Guerra e il Segretario Generale dellAutorita` di Bacino Interregionale del Conca-Marecchia, Gianfranco Giovagnoli, ha dato il via ad una proposta operativa sulla manutenzione degli alvei fluviali. E importante che la proposta sia partita proprio dalla Val Marecchia dichiara lassessore Carrabs per dar seguito alle istanze del territorio, visto che durante la visita della Giunta Regionale, mi ero impegnato a formulare una proposta di legge sulla manutenzione dei fiumi. La finalita` e` quella di ripristinare e/o favorire le dinamiche consolidatesi nei corsi dacqua, fino alla linea di costa. Alle risorse necessarie agli eventuali lavori si potrebbe far fronte mediante lattribuzione di un valore economico ad una parte delle stesse risorse naturali (sabbia e ghiaia) presenti nei corsi dacqua e da ricollocare. Si potrebbe quindi prendere in considerazione leventuale, e non generalizzata, possibilita` di progettare interventi di pulizia della vegetazione, rimovimentazione del materiale inerte, attualmente a basso o nullo grado di mobilita` anche potenziale ed asportazione dallalveo di materiale solido (ghiaie e sabbia). Il sostegno finanziario per questi obiettivi potrebbe essere dato dallo scomputo del materiale asportato dalle imprese appaltatrici dei lavori. Il provvedimento legislativo deve avere pero` un approccio sistemico complessivo, che non si limiti a considerare il fiume solo dal punto di vista idraulico, ma costituisca un impianto di riferimento valido ed efficace, soprattutto dal punto di vista ambientale e paesaggistico. Di fatti la legge verra` formulata da una commissione tecnico-scientifica, costituita oltre che dalle professionalita` canoniche in materia, anche dalle figure dellittiologo, del faunista, dellecologo del paesaggio, dellesperto forestale e da un rappresentante delle associazioni ambientaliste riconosciute. La manutenzione idraulica e` tra gli obiettivi della Regione ribadisce lAssessore Carrabs e non si intende sottovalutare il fenomeno. Negli ultimi tempi i fiumi e le frane hanno mostrato lesigenza di un intervento sistematico ed urgente ma in maniera equilibrata, senza creare ulteriori danni ambientalii.