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14/01/2006

BOLLO AUTO: REPLICA DELLA REGIONE

In relazione alle dichiarazioni apparse sulla stampa locale sul presunto spreco di soldi pubblici per linvio di avvisi di pagamento del bollo auto ai portatori di handicap esentati dal versamento della tassa, dalla Regione si precisa che i pochissimi portatori di handicap avvisati hanno riconosciuto tutti la giustezza dellintervento regionale. Infatti ai fini dellesenzione, non avevano presentato la prevista richiesta corredata della relativa documentazione allAgenzia delle Entrate territorialmente competente. Secondo la normativa vigente, lAgenzia rilascia apposito atto di esenzione e lo inserisce nellarchivio del ministero delle Finanze a sua volta trasmesso in via telematica alla Regione. Nulla e` stato fatto pagare ai portatori di handicap, non e` infatti individuabile alcun caso in cui cio` sia avvenuto. Pertanto si ritengono gravi le dichiarazioni propagandistiche apparse sulla stampa secondo cui sarebbero stati multati portatori di handicap esenti dalla tassa. Si contestano, inoltre, le cifre allarmistiche infondate apparse sulla stampa, relativamente agli errori commessi dalla Regione. Si ribadisce che, fino ad oggi, sono arrivate agli uffici regionali circa 1.400 memorie difensive (a fronte di migliaia di cittadini che hanno gia` pagato 1,4 milioni di euro), sul totale di 225.311 avvisi emessi. Di queste, alcune sono gia` state esaminate e la maggior parte risulta sanabile per errori materiali nella compilazione dei bollettini postali di pagamento e nel trasferimento dei dati dalla motorizzazione e dal PRA alla Regione. Si ricorda che nellaccertamento della tassa automobilistica 1999 circa 30.000 contribuenti (su 108.000 avvisi postalizzati) avevano presentato le memorie difensive per gli errori negli avvisi (causati dalla banca dati inesatta trasferita dal ministero delle Finanze). Relativamente agli accertamenti in corso si puo` prevedere che, su tre anni di imposta, le contestazioni saranno di gran lunga inferiori ed entro un margine assolutamente fisiologico del 2-3 per cento.