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25/01/2001

DALLA PROGRAMMAZIONE ALL'UTILIZZO DEI FONDI STRUTTURALI. IN REGIONE UN SEMINARIO CON I RAPPRESENTANTI DI ENTI LOCALI E DI CATEGORIA.

Come ottimizzare le risorse pubbliche collegate alle politiche comunitarie e che riguardano il periodo di programmazione 2000-2006: intorno a questo tema ha ruotato il seminario che si è tenuto oggi in Regione, presenti numerosi amministratori e funzionari di province e comuni e rappresentanti delle organizzazioni di categoria. L’incontro si poneva infatti l’obiettivo di affrontare la fase più operativa, dal momento che quella di programmazione si è conclusa, almeno per quanto riguarda il livello decisionale della Regione. “Un incontro – ha detto l’assessore alla Politiche comunitarie Carmela Mattei – che nasce da una precisa richiesta di informazione da parte del territorio. La giunta infatti intende tradurre i principi di sussidiarietà e partenariato in CONCERTAZIONE con i protagonisti dello sviluppo.” La Mattei e l’assessore al Lavoro Cristina Cecchini hanno dato la disponibilità per ulteriori incontri di carattere tematico. Il punto di partenza non poteva che essere Agenda2000 e le novità introdotte con la riforma dei fondi strutturali. Di seguito una ricognizione di quelle che sono le Misure e le Risorse finanziarie a disposizione delle Marche nel periodo 200-2006: - Obiettivo2 - Riguarda interventi in zone che hanno problemi di sviluppo nei diversi settori. Il territorio regionale è interessato in parte: 425 miliardi di contributo pubblico; - Piano di Sviluppo rurale – L’obiettivo è quello di promuovere la realizzazione di azioni per lo sviluppo rurale sostenibile, tenendo conto della necessità dell’ammodernamento delle strutture: oltre 900 miliardi; - Obiettivo 3 – Favorire l’adeguamento e l’ammodernamento delle politiche e dei sistemi di istruzione, formazione e occupazione: 550 miliardi; - Iniziative comunitarie, che si sommano alle Misure già elencate, e che sono finalizzate ad azioni specifiche. Nelle Marche saranno operative: Leader (sviluppo rurale mediante iniziativa di gruppi di azione locale, 40 miliardi), EQUAL (promozione di nuove pratiche di lotta alle discriminazioni e alle disuguaglianze di ogni tipo nell’accesso al mercato del lavoro, 26 miliardi) e INTERREG, che usufruirà di una parte dello stanziamento che complessivamente ammonta a 200 miliardi. (e.r)