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10/01/2001

CAMERINO, PROGETTO-PILOTA "UN MUSEO PER GIOCARE". LA DIDATTICA NEI MUSEI SCIENTIFICI

Il Museo di Scienze Naturali dell’Università di Camerino è tra i quattro musei scientifici delle Marche dove gli studenti delle scuole medie ed elementari potranno migliorare la conoscenza dell’ambiente naturale, attraverso sperimentazioni di carattere ludico e didattico. E’ quanto previsto dal progetto-pilota "La didattica nei musei scientifici. Un museo per giocare", approvato dalla Giunta regionale su iniziativa del Presidente ed assessore alla cultura Vito D’Ambrosio. Il progetto, elaborato dal Centro regionale per i beni culturali con la consulenza dell’Università di Camerino, rientra tra le iniziative di valorizzazione dei 31 musei scientifici che costituiscono una parte importante dell’intera rete del "Museo Diffuso" delle Marche. Oltre al museo di Camerino, fanno parte del progetto-pilota anche il Museo Ittico "Augusto Capriotti" di San Benedetto del Tronto, il Museo di Scienze Naturali "Luigi Paolucci" di Offagna il Museo dei Fossili e dei Minerali di Apecchio. Il costo dell’iniziativa è di 112 milioni, di cui 40 per la fornitura di materiale didattico. L’inizio è previsto per la prossima primavera-estate. Due le sperimentazioni ludico-didattiche: "La casa degli Artopodi" e "La sala didattica con reperti naturalistici". Nella prima, un ipertesto, corredato di disegni, illustrazioni e fotografie, aiuterà i ragazzi a riconoscere gli Artoprodi che si trovano normalmente nelle case e a scoprire in quali posti si nascondono, ad esempio, gli scarafaggi sotto il lavello, gli acari della polvere sotto il tappeto. Lo scopo è far cogliere appieno la varietà delle forme di Artropodi, la loro versatilità ed adattabilità. La seconda sperimentazione consiste nel far osservare e prelevare ai ragazzi fossili, farfalle, piume di uccelli contenuti in vassoi di legno o in una scatola "cieca" provvista di fori in cui infilare le mani, in modo da utilizzare al meglio il tatto e la vista per riconoscere l’ambiente esterno. Il Museo di Scienze Naturali dell’Università di Camerino, ospitato nei sotterranei del Palazzo Ducale, si articola in tre sezioni: geo-paleontologica, zoologica e erboristica. La prima presenta reperti fossili rinvenuti nella conca di Collecurti, nel Comune di Serravalle di Chienti; fra i reperti, databili al Pleistocene inferiore-medio, circa 900.000 anni fa, rivestono particolare importanza alcuni crani con mandibole e una colonna vertebrale di ippopotamo, frammenti di elefante e resti di altri animali, tra cui un orso e un rinoceronte. Nella sezione zoologica sono raccolti migliaia di esemplari della fauna entomologica regionale, tra cui oltre 20 mila Carabidi della collezione di Fabrizio Battoni. Il museo ospita anche la collezione Lino Cacciamani, composta da circa 600 fogli d’erbario, 600 tavole naturalistiche opera dell’autore. Da vedere anche la collezione di Ettore Biocca comprendente oggetti legati alla vita quotidiana e ai riti magici delle popolazioni indigene dell’Amazzonia. (s.p.)