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“TERRITORIO E COMPETIZIONE GLOBALE Le risposte della politica industriale alle sfide della frammentazione, globalizzazione, dematerializzazione e velocità del cambiamento”: questo il titolo del Convegno che si terrà a Pesaro nei giorni 1 e 2 dicembre, presso il Centro Congressi Campanara.
Un programma intenso che vedrà confrontarsi – sia in seduta plenaria, che nei gruppi di lavoro - istituzioni, associazioni imprenditoriali e sociali, Università, istituti di credito.
I lavori si apriranno alle 9.30 con i saluti del presidente del consiglio regionale Luigi Minardi e del sindaco di Pesaro Oriano Giovannelli. Quindi seguiranno gli interventi del vice-presidente della giunta Gian Mario Spacca e del prof. Valeriano Balloni.
Due i gruppi di lavoro che impegneranno la giornata di venerdì: INNOVAZIONE, IMPRENDITORIALITA’ e NEW ECONOMY (coordinano i dirigenti regionali Pietro Marcolini e Lucio Forestieri) e CAPITALE SOCIALE E FATTORI ISTITUZIONALI (coordinano i dirigenti regionali Alberto Panunzi e Marco Bellardi).
La sessione pomeridiana di venerdì prevede, dopo il saluto del presidente della Provincia Palmiro Ucchielli, l’intervento del Ministro dell’Industria Enrico Letta e del presidente del Censis Giuseppe De Rita. Quindi il dibattito riservato alle categorie e alle istituzioni. Le conclusioni della giornata saranno tratte dal presidente della giunta Vito D’Ambrosio.
La mattinata di sabato 2 dicembre - presiede Ferdinando Avenali, presidente della III Commissione consiliare - è dedicata ai temi dell’internazionalizzazione. Sono previsti gli interventi di Giacchino Gabbuti e Aristide Martellini, rispettivamente direttore nazionale e direttore regionale dell’ICE, di Mariano Landi responsabile dei progetti di internazionalizzazione della Regione e dei responsabili degli Uffici-Antenna di Shanghai (Paola Bellabona), di Mosca (Olga Dmitrieva) e di Buonos Aires (Gabriel Santagata).
Ai lavori del Convegno parteciperanno tutti gli assessori regionali.
L’attenzione del Convegno è incentrata sul TERRITORIO, come luogo dove si incontrano i protagonisti dello sviluppo, sia pubblici che privati. Questo anche tenendo conto del trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni, che comporta anche un rafforzamento del ruolo degli enti locali. La sfida è quella di garantire al “modello marchigiano”, attraverso azioni concertate con tutti i protagonisti dello sviluppo, la possibilità di proseguire su un sentiero di crescita capace di coniugare competitività di sistema e sicurezza sociale della comunità marchigiana. (e.r.)
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