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30/08/2000

800 MILIONI PER PROGETTI A FAVORE DELLA SCUOLA. CALENDARIO SCOLASTICO, LA REGIONE CONFERMA: 11 SETTEMBRE E RISPETTO DELL'AUTONOMIA SCOLASTICA

Dell’avvio del calendario scolastico se ne è parlato anche ieri in Regione, anche se marginalmente,nella riunione convocata dall’assessore all’Istruzione, Cristina Cecchini, per discutere insieme ai soggetti istituzionali del mondo scolastico alcuni progetti che la Regione intende realizzare con i fondi a disposizione della legge regionale 42/92, sul diritto allo studio ordinario. “Quasi un protocollo d’intesa – ha affermato Maria Cristina Cecchini – da costruire insieme per portare a compimento con comune impegno alcune proposte.” Alla riunione non è intervenuto, per precedenti impegni, il Sovrintendente scolastico Rotunno che ha inviato un suo delegato. Mancava quindi l’interlocutore-chiave per approfondire l’argomento del posticipo dell''apertura delle scuole. In ogni caso, l’assessore Cecchini ha confermato la linea della Regione sull’apertura fissata per l’11 settembre: “E’ necessario dare messaggi univoci per non creare confusione, fermo restando il rispetto della piena autonomia degli istituti scolastici.” I due Provveditori agli Studi presenti alla riunione, Romualdo Discenza di Pesaro e Giuseppe Boccarello di Ascoli, sono intervenuti sul tema con differenti argomenti. Secondo Discenza, “quando si sono tenute le riunioni preliminari con i consigli scolastici provinciali per stabilire l’avvio, in risposta alle riserve espresse sull’11 settembre è stato fatto intendere che questa fosse la data iniziale da cui partire per decidere l’apertura e che sarebbe stata lasciata , nel rispetto dell’autonomia, ampia libertà di scelta . Del resto – ha aggiunto il Provveditore- la scuola sarà adesso anche “un’azienda” e come tale dovrà rispondere alla sua utenza sulla qualità e quantità dei servizi e del “prodotto” che sarà in grado di offrire.” Per Boccarello “questo balletto di date nuoce all’immagine della Scuola e non ne ha bisogno; un brutto messaggio agli stessi alunni ancor prima di iniziare e, quindi, l’interpretazione che se ne trae è quella della poca voglia di lavorare. E poi, nessuna delibera degli istituti sul posticipo del calendario ha previsto come verranno eventualmente recuperati i giorni di lezione se dovessero esserci impreviste chiusure degli istituti.” Per il Provveditorato agli Studi di Ancona, rappresentato dai due funzionari, alcuni giorni in più avrebbero permesso di garantire un migliore funzionamento anche dei servizi amministrativi, le segreterie per esempio, soprattutto in considerazione del forte ridimensionamento che ha interessato gli istituti di II grado nella provincia. Sulla questione delle graduatorie dei collaboratori ATA ( assistenti tecnici amministrativi) e dell’elevazione dal 30% (quota riservata dall’ordinanza ministeriale ai lavoratori socialmente utili) al 50% stabilita, invece, dalla legge regionale 38, è stato deciso di aggiornare le decisioni all’indomani dell’emissione del regolamento esecutivo dell’ordinanza ministeriale. Esistono, infatti, alcuni dubbi interpretativi circa la definizione di riserva o accantonamento dei posti e sulla possibilità di assunzioni definitive. L’assessorato regionale all’istruzione si farà carico di sollecitare presso il Ministero della Pubblica Istruzione il regolamento attuativo soprattutto per dare maggiori certezze ai lavoratori anche in ordine all’applicabilità della legge regionale che prevede miglior favore agli LSU. L’assessore Cecchini ha poi introdotto una serie di proposte per l’utilizzo degli 800 milioni di fondi - “che si spera possano raddoppiare con l’assestamento di bilancio”- messi a disposizione dalla L.R. 42/92 e da destinare a progetti per la scuola dell’obbligo. “Anche il sostegno finanziario – ha aggiunto l’assessore Cecchini- può aiutare ad omogeneizzare una fase cruciale come è questa dell’avvio della riforma.” Si tratta di cinque proposte-progetto dell’assessorato regionale che i rappresentanti dei provveditorati e delle amministrazioni provinciali e l’assessore all’istruzione della Provincia di Ancona, Donatella Linguiti, hanno condiviso nei contenuti e nei metodi operativi. 1) Ridare voce ai bambini del terremoto. Interesserà le Province di Ancona e Macerata, a cominciare dai 20 comuni più danneggiati dal sisma. “Si sa che i bambini nelle zone terremotate – ha spiegato l’assessore regionale - sono stati, insieme agli anziani, i soggetti psicologicamente più colpiti e in un primo momento hanno potuto prendere la parola, poi le cose cambiano. Ora con questo progetto vorremmo, con l’aiuto di un esperto urbanista che ha lavorato in molti comuni italiani , coinvolgere gli insegnanti delle scuole di base e i bambini in un lavoro di progettazione degli spazi urbani e ridare così un ruolo da protagonisti a questi cittadini del futuro. 2) Un coordinamento pedagogico didattico a livello regionale. “E’ un progetto rivolto alle quasi 700 scuole materne della Regione, sul quale è indispensabile una concertazione. Sarà orientato alla promozione della creatività nella prima infanzia e la Regione metterà a disposizione risorse umane per concertare le linee operative, anche attraverso il ruolo di coordinamenti a livello provinciale. 3) Settimane verdi nelle Scuole. Stage natura, Pianificazione dei parchi ecc. Un progetto che recepisce l’idea del Ministero dell’Ambiente, per la cui efficacia è necessario l’incentivazione degli insegnanti, un lavoro costante durante l’anno scolastico e il concorso finanziario di 1/5 dei costi da parte degli istituti scolastici. 4) I Centri di Informazione-ascolto Consulenza (CIC). La proposta dell’assessorato è quella di allargare l’esperienza anche alla scuola dell’obbligo. Sarà un progetto pilota, perché non esistono modelli di riferimento nazionali in questo ambito, finanziato con i fondi della L.R. 14/99. La prima fase del progetto prevede l’individuazione di un referente per provincia per costruire insieme le ipotesi sperimentali. 5) Sostegno ai cittadini immigrati. Il progetto della Regione riprende nei contenuti principali quello presentato dalla Provincia di Ancona e illustrato ieri dall’assessore Linguiti: “non solo un sostegno linguistico ai bambini, ma anche corsi per adulti e, soprattutto, formazione degli insegnanti. Quindi un’azione non sporadica ma permanente. Perché – ha aggiunto l’assessore provinciale- vogliamo investire non più sulla buona volontà delle singole scuole, ma sulla continuità della qualità, partendo proprio dalle scuole dell’obbligo, per promuovere la multiculturalità e combattere forme di razzismo, in qualche caso non più latenti.” In considerazione che dal 1° settembre i provveditorati non potranno più incidere sulle scelte di programmazione scolastica, per approfondire le linee operative e le diverse fasi procedurali dei progetti proposti, gli intervenuti hanno concordato di dare segnali in tal senso alle scuole, attraverso i nuclei di supporto e di far capo a specifiche strutture dove afferiscano insegnanti, esperti e i diversi livelli dirigenziali. (ad’e)