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Approfondire la conoscenza dell’arte incisoria nelle Marche, regione elettiva di scuole di grafica e di maestri litografi. E’ lo scopo della mostra "Gli incisori marchigiani del XX secolo" in programma dal primo al trenta settembre prossimo a Praga, "città europea della cultura per il 2000". Nei locali del palazzo municipale Staromèstska radnice saranno esposte oltre centotrenta opere, tra litografie, xilografie e acqueforti, di venticinque artisti tra i più rappresentativi della regione. In mostra opere di incisori scomparsi, come Adolfo De Carolis, padre riconosciuto della moderna xilografia, Anselmo Bucci, esperto nella tecnica della puntasecca, Bruno da Osimo, illustratore di libri, Pericle Fazzini, autore di opere di pregevole fattura, e Luigi Bartolini, insieme a Giorgio Morandi, il migliore incisore italiano del secolo. Ma non mancano incisioni di artisti ancora viventi, come l’ascolano Walter Piacesi, il pergolese Walter Valentini, gli anconetani Giorgio Bompadre e Luciano De Vita, gli urbinati Pietro Sanchini e Umberto Franci, il civitanovese Arnaldo Ciarrocchi, il maceratese Valeriano Trubbiani, e il fabrianese Roberto Stelluti, le cui incisioni erano molto apprezzate da Federico Zeri. Di ogni autore verranno esposte cinque-sei opere, in modo da illustrarne con compiutezza il percorso artistico. Curatore scientifico della mostra e del catalogo (144 pagine in bianco e nero, stampato in mille esemplari bilingue) è Roberto Farroni, che, insieme al Centro Regionale Beni Culturali, è autore del progetto di massima. L’iniziativa fa parte degli scambi culturali tra le Marche e la Repubblica Ceca che nell’estate del ’99 si sono concretizzati con la mostra alla Mole Vanvitelliana di Ancona di una selezione di opere di incisori della Repubblica Ceca. Il costo dell’iniziativa è di un centinaio di milioni. Una volta terminata l’esposizione praghese, la mostra potrebbe essere allestita in Ancona presso i locali della Mole Vanvitelliana. (s.p.)
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