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02/08/2000

I problemi del commercio e del turismo a confronto fra Regione e Confcommercio

La piccola impresa commerciale e turistica è in difficoltà: non solo per la concorrenza della grande distribuzione, ma anche perché servono leggi, sostegni creditizi agevolati e assistenza tecnica alle imprese: aspetti su cui la Regione ha operato, ma che deve migliorare, anche intervenendo nei confronti del Governo centrale. In più la forte pressione fiscale è un disincentivo al ‘turn over’ generazionale. In sintesi questo è il risultato dell’incontro fra il presidente Vito D’Ambrosio, gli assessori al Commercio, Marcello Secchiaroli, e al Turismo, Lidio Rocchi, e il presidente regionale della Confcommercio Bruno Bedetti, accompagnato da quelli provinciali Mario Volpini (MC), Ivo Giudici (AP) e Giancarlo Pedinotti (PS). Legislazione sul lavoro, formazione, problemi fiscali e contributi alle cooperative di garanzia, che molto bene hanno funzionato, la prossima creazione dei Cat (Centri di assistenza tecnica), snellezza procedurale e burocratica sono stati i principali argomenti discussi. La Confcommercio, inoltre, ha presentato un’approfondita memoria di analisi e proposta. “Argomenti – ha detto D’Ambrosio – sui quali si aprirà un ampio confronto a settembre. In questo settore ci troviamo di fronte ad un’ambiguità: da un lato la salvaguardia della piccola struttura che anima i centri minori e quelli storici, dall’altro la spinta dei consumatori per i costi minori della grande distribuzione la cui crescita vede le Marche fra le prime in Italia e la proprietà progressivamente spostata dal livello regionale a quello internazionale. Non bloccare, quindi, ma governare, tutelando il “piccolo” con strumenti diretti, come contributi in conto interessi, che non sono ‘la’ risposta, ma una risposta, il cofinanziamento alle imprese insieme ad altri soggetti pubblici e privati o ancora l’opera di mediazione con il mondo del credito. La legge per il commercio è buona; bisogna ora verificare e monitorare per adeguarla senza cambiarla. Nel turismo la promozione sta dando risultati, ma anche in questo caso va più mirata.” Secchiaroli ha sottolineato alcuni aspetti: l’istituzione dei CAT o l’Osservatorio regionale, che non deve essere uno strumento vuoto ma operare in sinergia con lo stesso tipo di azione pensata dall’UnionCamere. “In più – ha aggiunto l’assessore – penso che la proposta di assommare fondi statali e regionali, specialmente in tema di garanzia al credito, possa essere studiata entro settembre ed accettata. Ma la Regione deve operare anche verso la riqualificazione dei centri storici e minori: lì dove la piccola distribuzione, momento di incontro fra la gente, vive ed è perfino strumento sociale.” Rocchi ha spiegato che la promozione turistica attuata dalla Regione deve essere affiancata da una più efficace azione di assistenza ed accoglienza - potenziamento degli IAT - e a progetti mirati (ad esempio quelli strutturali e turistici per i disabili). “Servono – ha inoltre affermato l’assessore al turismo - interventi associati fra i Comuni, la rivitalizzazione dell’entroterra e il suo collegamento, anche in termini di ospitalità, con la costa. La possibilità d’utilizzo dei fondi comunitari per l’ampliamento e l’ammodernamento delle strutture è un grande risultato che va sfruttato più a fondo.” Da ultimo un dato che aiuta a comprendere l’importanza del settore: per ogni nuovo posto di lavoro nella grande distribuzione se ne perdono due nella piccola. (fb)