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06/07/2000

PIANO DI SVILUPPO RURALE AL VIA - 1000 MILIARDI IN 7 ANNI - INCENTIVI PER MODERNIZZARE IL SETTORE

La giunta ha approvato il Piano di sviluppo rurale, l’importante strumento di programmazione che assicura all’agricoltura marchigiana finanziamenti pubblici che si avvicinano ai mille miliardi per il periodo 2000-2006. Con questa approvazione e la trasmissione, che è già avvenuta alla Commissione Europea e al Ministero, le Marche sono in regola per il varo definitivo a Bruxelles, che è già stato fissato per il prossimo 25 luglio: in quella data si riunisce infatti lo STAR, l’organismo che assiste la Commissione con il compito di esprimere il parere tecnico sui programmi che riguardano le strutture agricole e lo sviluppo rurale ed è composto dai rappresentanti dei vari Stati membri. Il varo del Piano ha richiesto un notevole impegno e lavoro, sia degli Uffici che di concertazione con le organizzazioni di categoria: si trattava infatti di tener conto delle osservazioni di Bruxelles alla prima stesura, in tempi tali da non rischiare di perdere la tranche dello stanziamento di quest’anno, circa 100 miliardi. L’assessore all’agricoltura Luciano Agostini ha espresso soddisfazione per il risultato conseguito e ha sottolineato che, al di là dei tempi brevi in cui si è dovuto lavorare, si è riusciti a salvaguardare le misure su cui la Regione puntava di più e che comunque il documento è “sempre migliorabile in corso d’opera, utilizzando la possibilità delle revisioni annuali”. Il Comitato STAR ha, fino ad ora, esaminato i piani di Emilia-Romagna, Umbria, Abruzzo e Lazio; le prossime sessioni saranno dedicate alla valutazione di quelli di Trento e Bolzano, Lombardia, Marche, Toscana, Piemonte e Friuli. Le Marche quindi saranno presto operative, si sta già lavorando alla stesura dei bandi. Il Piano di sviluppo punta al miglioramento della competitività e dell’efficienza del sistema, alla tutela e valorizzazione del paesaggio rurale, prevedendo anche azioni di sostegno per l’economia del suo territorio. Agostini ha ricordato che il Piano delle Marche prevede – accanto alle misure più tradizionali –“alcune veramente innovative. In particolare per aiutare i giovani a costituire aziende valide”: raddoppio infatti del premio di insediamento, che viene portato da 25 a 50 mila euro, si arriva quindi, con l’abbuono di interessi sui mutui stipulati – acquisto di terreno, lavori di straordinaria manutenzione - fino a 100 milioni per beneficiario. “ Altra importante misura – ha detto Agostini – è quella dell’attività di tutoraggio: gli imprenditori che hanno previsto investimenti finalizzati alla riconversione aziendale e alla specializzazione delle produzioni e commercializzazione, potranno godere anche di un aiuto in termini di formazione teorica e pratica, un vero e proprio tutor che, per un periodo determinato, lavorerà in azienda, per l’80 per cento a carico pubblico.” Come a dire che chi è disposto a rischiare per modernizzare la propria azienda, non solo avrà un aiuto diretto, ma anche uno indiretto. Inoltre, in tempi in cui è importante la possibilità di accesso al credito, si sono concordate con la Commissione Europea una serie di misure che tendono a facilitarlo, come la concessione di garanzie da parte del Consorzio fidi regionale sui prestiti contratti per far fronte agli investimenti conformi agli obiettivi del Piano stesso. (e.r.)