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15/05/2000

MARCHE-TUNISIA, PRIMI CONTATTI PER ATTIVARE RAPPORTI DI COLLABORAZIONE LA DELEGAZIONE GUIDATA DA SPACCA

Nell’ultima riunione della giunta regionale, l’assessore all’Industria Gian Mario Spacca ha riferito sui risultati di una Missione in Tunisia, svoltasi nel mese scorso. La delegazione era composta, oltre che dall’assessore, da docenti universitari delle Facoltà di Economia-Commercio e Ingegneria di Ancona, dai presidenti del Centro Estero dell’Unione Camere di Commercio, Augusto Bocchini, e da quello di Marche export, Massimo Mancini. Diversi gli incontri di carattere istituzionale e non, che si sono tenuti, ai quali ha partecipato anche l’ambasciatore italiano, Armando Sanguigni, che ha sottolineato l’importanza che il nostro Governo attribuisce alle relazioni con la Tunisia, auspicando che anche la nostra Regione sia coinvolta in accordi di collaborazione, in particolare con le Regioni di Sousse e Sfax: la prima al centro del Paese è la più sviluppata dal punto di vista turistico, la seconda, al Sud, si contraddistingue per vivacità in campo industriale. L’interesse della Tunisia per interventi “marchigiani” in queste due Regioni è stato confermato dal Ministro dell’Università, dai rispettivi Governatori e dai responsabili delle Camere di Commercio, oltre che in occasione del Convegno “Les perspectives de partenariat Tuniso-italien e les inter-actions université-industrie”, al quale hanno partecipato i componenti della delegazioni marchigiana. L’assessore Spacca ha dato la disponibilità ad approfondire eventuali forme di collaborazione tra la nostra Regione e le due realtà tunisine, sulla base di studi svolti in collaborazione con le Università marchigiane. La Tunisia è un mercato relativamente piccolo ma, tuttavia, può essere interessante per i nostri operatori, anche perché è una base per le relazioni con i Paesi Arabi e quelli dell’Africa Centrale, oltre che per una buona localizzazione delle imprese che intendono esportare nell’Unione Europea. Inoltre il Paese presenta un buon grado di affidabilità, secondo le valutazioni di Agenzie quali Moody e l’inglese Ibca e la Standard e Poor’s DRI, che gli attribuisce un rischio “moderato” nella valutazione globale a medio termine. (e.r.)