mercoledì 1 settembre 2021  17:14 

Oggi mercoledì 1 settembre alle ore 14 Camera di Commercio delle Marche con la sua Azienda Speciale LINFA e Regione Marche hanno organizzano una conferenza stampa all'interno dell'evento fieristico internazionale CIBUS di Parma, presso il padiglione 3 AREA/A050 del quartiere fiera.
A fare il punto sulla situazione delle imprese marchigiane all'avvio della stagione autunnale fieristica e in particolare sulle potenzialità e i numeri del comparto agroalimentare sono intervenuti: il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini, il Vice Presidente della Regione Marche e Assessore alle attività produttive Mirco Carloni, il Presidente di LINFA - Azienda Speciale per l'agroalimentare di Camera Marche Simone Mariani.

Il Presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini
Cibus rappresenta il primo grande evento fieristico che, in Italia, torna in presenza e per l’agroalimentare delle Marche, uno dei settori cardine dell’economia della nostra regione, rappresenta un inizio pieno di fiducia e ottimismo.
Come Camera di Commercio delle Marche – in strettissima condivisione e collaborazione con la Regione Marche – abbiamo messo a disposizione circa 3 milioni di risorse, che serviranno a sostenere gli eventi fieristici e i progetti di rilancio, di innovazione e di ricerca, tutte azioni finalizzate ad accelerare lo sviluppo anche dell’agroalimentare (per informazioni: http://www.marche.camcom.it). Sono assolutamente convinto, infatti, che questo impegno straordinario a sostegno agli imprenditori permetterà alla nostra agricoltura e a quel diffuso dedalo di imprese artigiane e industriali di trasformazione ad essa collegato di coniugare qualità e salubrità delle produzioni con la sostenibilità economica e ambientale. Obiettivi che vanno anche in direzione del progetto di Distretto Biologico più grande d’Europa pensato e stimolato dalla Regione Marche.
Negli ultimi due anni, la Camera di Commercio delle Marche ha lavorato per stimolare e sostenere la creazione di filiere e di collaborazioni strette tra imprenditori di ogni dimensione: lo è stato, ad esempio, per l’Oliva Ascolana e per il Bianchello del Metauro. Continueremo a farlo nella convinzione che le nostre tante produzioni di qualità e di nicchia hanno ampi margini di crescita, soprattutto nel post-Covid, a patto di andare oltre i distretti classici, chiusi dentro piccoli confini geografici, facendo così del nostro agroalimentare non solo un modello di collaborazione pubblico-privato ma una piattaforma evoluta di promozione del territorio, sfruttando le potenzialità del digitale, dei servizi del turismo e del commercio, valorizzando i nostri beni culturali e le nostre comunità, a cominciare dai borghi delle Marche.

Il Vice Presidente della Regione Marche e Assessore alle Attività Produttive Mirco Carloni

“La presenza al Cibus della Regione Marche e della Camera di Commercio delle Marche e il lavoro congiunto di questi mesi sono una spinta al rilancio del nostro agroalimentare. Dobbiamo puntare a dare circolarità al settore, includendolo con le imprese artigianali e industriali, non solo quelle della trasformazione alimentare, con il sistema dell’accoglienza e del turismo, con la crescita e la valorizzazione dei borghi. Abbiamo messo a disposizione delle aziende delle risorse importanti, anche per sostenere la loro presenza agli appuntamenti fieristici. Siamo convinti che, in un momento che impone a tutti di cambiare, per rilanciarsi anche in una chiave internazionale servano soprattutto forza della filiera istituzionale e fiducia e compattezza per le imprese, che si sommano alle risorse: dal Cibus arrivano un segnale di forza delle nostre imprese agroalimentari e un altro di unità delle istituzioni”.
Questa mattina, l’assessore Carloni ha incontrato il ministro Stefano Patuanelli: “Ci siamo nuovamente confrontati sui tre grandi iniziative che abbiamo avviato come Regione Marche: realizzare una filiera del food, finanziandola attraverso i fondi del Recovery Plan, un progetto destinato al comparto zootecnico e il distretto del biologico, che sarà il più grande a livello europeo e che ha già raccolto, anche in collaborazioni delle associazioni agricole, l’adesione di oltre duemila agricoltori e che ci caratterizzerà ad Expo Dubai”.


Il Presidente della Azienda Speciale Linfa Simone Mariani
L’Azienda Speciale Linfa nasce dalla volontà della Camera di Commercio delle Marche di dedicare al settore agroalimentare risorse importanti, proprio perché è un settore trainante per numero di aziende, Pil prodotto e valore delle esportazioni, delle Marche ma anche dell’Italia.
Il periodo che stiamo vivendo è sicuramente senza precedenti e tutto quello che conoscevamo ha subito cambiamenti: anche nell’agroalimentare stiamo vivendo momenti di incertezza ma la presenza oggi al CIBUS conferma il desidero di ripresa del nostro tessuto imprenditoriale.
In questo periodo siamo stati capaci, come settore agroalimentare, di superare il nostro approccio tradizionale ai mercati sviluppando competenze digitali, che ci hanno permesso di restare presenti sui mercati internazionali, anche quelli più lontani, e di trovare soluzioni alternative al passo coi tempi. Oltre la presenza alle manifestazioni fieristiche del settore più importanti, Linfa ha un programma di attività molto ampio con uno sguardo soprattutto all’innovazione" dichiara Simone Mariani Presidente di LINFA
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Il prossimo impegno fieristico di LINFA sarà Anuga di Colonia con la stessa formula di collaborazione tra Camera Marche e Regione Marche per riportare in vetrina la qualità dei prodotti agroalimentari marchigiani dopo un anno di sospensione a causa della pandemia.
Anche la delegazione di buyer dal Medio Oriente che Linfa ospiterà sabato 3 settembre ha l'obiettivo di creare un momento di incontro e confronto con potenziali mercati di interesse per le nostre aziende. L'azienda speciale sta anche sperimentando nuovi canali social come Tik Tok e Instagram per promuovere le eccellenze del territorio attraverso tecniche nuove di promozione e narrazione.
Cibus è da sempre una piattaforma che promuove l’incontro tra le componenti produttive dell’industria agro-alimentare italiana con le missioni commerciali estere provenienti dai maggiori mercati del mondo e con i grandi retailer continentali e internazionali.

L'edizione 2021 sarà occasione al settore agroalimentare per proporre i nuovi prodotti sui mercati nazionale ed estero, per avvantaggiarsi della ripresa economica, beneficiando anche della spinta del Recovery Plan. Un settore che ha sostenuto i consumi alimentari degli italiani durante il lockdown e sta aumentando, anche nel primo semestre del 2021, i suoi livelli produttivi, come quelli dell’export, cresciuto dell’11%. Sono attese quasi 2.000 aziende espositrici, che proporranno migliaia di marchi e oltre 500 nuovi prodotti. Attesi decine di migliaia di operatori esteri e top buyer dall’Italia, dall’Europa e dai Paesi d’oltremare.

A Parma dal 31 agosto si è dunque tornati a fare fiere in Italia, per dimostrare ai mercati come si possa continuare a innovare, contribuire all’ambiente, conquistare nuovi mercati esteri e battere la contraffazione. A Cibus parleremo della omnicanalità, ovvero l’integrazione tra gli acquisti offline e on line, del rapporto tra territori e imprese in Italia e all’estero, delle start-up che stanno concretamente elaborando l’evoluzione dell’offerta food&beverage, di cosa sia effettivamente la filiera agroalimentare italiana, cioè un patrimonio delle decine di migliaia di imprese che dal dopoguerra hanno portato in tutto il mondo i nostri brand e i nostri prodotti, molti dei quali Dop e Igp”.

La fiera consentirà alle aziende alimentari di presentare i nuovi prodotti e riprendere in presenza il dialogo con i buyer, mai interrotto ma limitato al virtuale.

Questa edizione di Cibus è simbolica per il settore alimentare perché, come prima grande manifestazione fieristica a tornare in presenza, dimostra che il comparto del food&beverage ha tutte le carte in regola per trainare la ripartenza. E il raggiungimento dell'obiettivo di 50 miliardi di export agroalimentare entro la fine dell'anno è, in questo senso, un segnale forte. Cibus sarà dunque un momento di confronto sul settore, con uno sguardo alle opportunità, ma anche alle minacce che rischiano di danneggiare le nostre eccellenze e da cui dobbiamo assolutamente difenderci. Soprattutto però Cibus rappresenta un nuovo avvio per tutte le aziende dell'industria alimentare che hanno resistito durante la fase pandemica e che ora possono tornare a proporre i prodotti Made in Italy al mondo, certe di trovare dall'altra parte sempre più consumatori in sempre più Paesi.