Si è svolta oggi pomeriggio nella frazione di Pianello di Ostra, la cerimonia di avvio ufficiale dei lavori per la ricostruzione del ponte sul fiume Misa lungo la Strada Provinciale Arceviese, simbolo di ripartenza per uno dei territori più duramente colpiti dall’alluvione del 2022.
Presenti all’inaugurazione il presidente della Regione Marche e commissario per l’Emergenza Alluvione Francesco Acquaroli, il vicecommissario Stefano Babini, il sindaco di Ostra Federica Fanesi, insieme all’assessore alla Protezione Civile Stefano Aguzzi e a Stefano Stefoni, dirigente della Direzione Protezione Civile e Sicurezza del Territorio.
"Oggi partono i lavori di un’opera che ha un valore non solo infrastrutturale, ma anche fortemente simbolico – ha voluto sottolineare il presidente Acquaroli -. Il nuovo ponte di Pianello di Ostra è uno dei risultati più concreti dell’enorme sforzo compiuto dopo la tragica alluvione del 15 settembre 2022. Questo luogo è fra quelli più colpiti e qui purtroppo persero la vita quattro persone, un fatto che rimarrà per sempre nella nostra memoria. In meno di tre anni sono stati realizzati e programmati interventi strutturali attesi da oltre quarant’anni. Non è solo ricostruzione: è prevenzione, sicurezza, dignità restituita a una comunità ferita. Il nuovo ponte, insieme alla sistemazione del fiume e all’alveo riprogettato, riduce drasticamente il rischio idrogeologico. Stiamo realizzando anche le vasche di laminazione, fondamentali per contenere le piene. Tutto questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni locali e governo nazionale, che ha stanziato 400 milioni di euro totalmente impegnati. Il rischio zero non esiste, ma oggi il territorio è più protetto, e i cittadini possono contare su maggiore sicurezza. Non dimenticheremo mai le ore terribili vissute qui. Ma oggi, con quest’opera, diamo un segnale forte: le istituzioni ci sono. Non solo per ricordare, ma per agire".
Oltre al valore tecnico e funzionale, il nuovo ponte avrà anche un importante significato simbolico. A ricordare le 13 vittime dell’alluvione, saranno installate 13 vele in acciaio illuminate da una scritta notturna: “Vele per la vita”. Un gesto di memoria e rispetto che renderà questa infrastruttura non solo un’opera pubblica, ma anche un luogo del ricordo e della rinascita.
“Il nuovo ponte sarà realizzato in acciaio, con una struttura ad arco superiore e impalcato sottile, lungo 53 metri e caratterizzato da una luce unica di 40 metri, senza pile in alveo. Sarà dotato di un franco idraulico di 1,5 metri – ovvero la distanza tra il livello massimo previsto dell’acqua in caso di piena e la parte inferiore della struttura – in conformità con le normative vigenti. Una scelta non solo tecnica, ma anche di sicurezza idraulica: il vecchio ponte, infatti, con le sue due pile in alveo, non consentiva il corretto deflusso delle acque durante le piene, contribuendo all’innalzamento pericoloso del livello del fiume, come drammaticamente accaduto durante l’alluvione. Avrà due corsie carrabili e due percorsi pedonali protetti” ha spiegato Babini.
Il costo complessivo dell’intervento è di 5,2 milioni di euro, di cui 3,7 milioni destinati ai lavori veri e propri e la parte restante dedicata a spese accessorie (IVA, spostamento dei sottoservizi,..).
I lavori sono ufficialmente partiti con l’allestimento del cantiere, che attualmente non comporta disagi alla viabilità né restrizioni per i residenti. Le prime operazioni prevedono la bonifica bellica, per escludere la presenza di eventuali ordigni risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, e lo spostamento dei sottoservizi (acqua, gas, luce, fognature), che saranno posizionati in trincee al di sotto del livello dell’acqua, prima e dopo il ponte, per garantire continuità e sicurezza e non interferire con i lavori.
La struttura sarà costruita in officina, trasportata già pronta sul posto e infine posizionata sulle nuove spalle che verranno realizzate nel frattempo. Le vecchie pile in alveo saranno demolite solo nella fase finale, dopo essere state temporaneamente utilizzate come appoggi provvisori per il varo del nuovo impalcato.
Per i primi 3-4 mesi non sono previste modifiche alla viabilità. L’interruzione della circolazione avverrà solo nella fase conclusiva, in coordinamento con l’apertura del nuovo vicino ponte del Coppetto, prevista per l’autunno inoltrato, in modo da garantire un’alternativa viaria efficace e ridurre al minimo i disagi per cittadini e attività locali.
Il completamento dei lavori è previsto entro la fine del 2025. Il sopralluogo è proseguito nella vicina via Pioli, dove i lavori sono stati ultimati, e sul Ponte del Coppetto dove invece sono partiti, nella zona tra Ostra ed Ostra Vetere.
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