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25/10/2021

Da Assam a “Marche Agricoltura Pesca”: innovazione e servizi per il sistema agroalimentare e ittico delle Marche. La Giunta regionale presenta una proposta di legge in Consiglio

Guidare l’innovazione del sistema agroalimentare e ittico marchigiano con nuovi servizi alle imprese maggiormente orientati all’innovazione. Sarà la missione della nuova agenzia “Marche Agricoltura Pesca” che nascerà dalla trasformazione dell’Assam (Agenzia servizi settore agroalimentare Marche) in ente pubblico non economico. La Giunta regionale ha trasmesso al Consiglio una proposta di legge di riordino. “Non solo un cambio dello status giuridico, ma una decisa trasformazione delle sue attività per sostenere i comparti agricolo e della pesca con servizi sempre più innovativi - anticipa il vicepresidente Mirco Carloni, assessore all’Agricoltura - La nuova veste giuridica dell’agenzia risponde all’esigenza di un maggiore collegamento alla programmazione regionale divenendo un supporto concreto alle imprese”. La proposta di legge determina una revisione complessiva dell’Assam, istituita con legge 9/1997 attraverso non solo una trasformazione della natura giuridica dell’ente, ma puntando su una migliore puntualizzazione delle funzioni. È previsto l’insediamento di un Consiglio di amministrazione. “La Giunta regionale intende imprimere un deciso orientamento dell’agenzia verso la ricerca, la sperimentazione e il collaudo dell’innovazione agricola, alimentare, ittica, fornendo servizi alle imprese marchigiane per favorirne la crescita, lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità delle produzioni”, afferma Carloni. L’operatività di “Marche Agricoltura Pesca – Agenzia per l’agricoltura e la pesca” si baserà su un programma annuale con proiezione triennale. La Giunta regionale nominerà i componenti del Consiglio di amministrazione. Altri organi saranno il direttore, il presidente e il revisore unico. Il direttore verrà nominato dal CdA su designazione della Giunta regionale. L’agenzia disporrà di una dotazione organica propria, i cui posti verranno coperti da personale in organico o regionale assegnato dalla Giunta. L’organizzazione sarà articolata in una direzione e in strutture equiparate a quelle della Giunta regionale.