Si stanno per aprire i battenti della 55° edizione del Vinitaly: da domenica 2 fino al 5 aprile, con un grande spirito di rilancio per recuperare gli effetti negativi che il periodo pandemico ha comportato, Verona ospiterà la tradizionale e prestigiosa manifestazione dedicata al Vino e all’Olio.
La Regione Marche, da sempre presente a questo evento fondamentale per le imprese vitivinicole regionali, in questa edizione si promuove caratterizzando la presenza al Vinitaly con una proposta orientata al percorso dell’Enoturismo, come ulteriore sfida avviata per rilanciare il settore attraverso il turismo enoico.
Le Marche del vino, con le circa 11 mila imprese attive nel settore, i circa 18.000 ettari di superficie coltivata e gli oltre 800 mila ettolitri di produzione annua, si avvicinano a questo appuntamento del Vinitaly con alle spalle una annata che sul fronte dell’export – come dimostrano i dati Istat – si può dire davvero straordinaria: un + 25,9% di crescita a valore delle esportazioni enologiche marchigiane nel 2022, per un corrispettivo di oltre 75,6 milioni di euro.
“Partiamo per Verona forti di un dato importante: l’aumento nel 2022 del 26% dell’export dei vini marchigiani per segnare una presenza delle Marche protagoniste al Vinitaly - spiega l’assessore Andrea M. Antonini -arricchita quest’anno da uno stand rinnovato di 1000 mq che coniuga la comunicazione del territorio regionale con la presenza delle eccellenze dei territori stessi e il mondo del vino che è una delle più caratterizzanti. Attorno al vino si muovono molti altri settori, è un traino per l’economia dei territori e per raccontarne la storia e la cultura. Per questo la proposta marchigiana al Vinitaly si concentrerà sull’Enoturismo e la recente legge che abbiamo fortemente sostenuto.
Sarà una conferma della consolidata e sinergica collaborazione tra Regione e Consorzi di Tutela, Consorzio Vini Piceni e Istituto Marchigiano di Tutela Vini che promuoveranno le loro aziende presenti – ben 100 cantine - e la totalità dei servizi offerti. Questa nostra regione – ha proseguito Antonini - che vanta 20 denominazioni (DOP), una indicazione vinicola (IGT) ed una presenza di vigneti che caratterizza da nord a sud le colline, si evidenzia anche per una superficie vitata a Bio del 35% che ci classifica come seconda regione italiana ( dopo la Calabria) con punte del 50% per la Provincia di Ascoli Piceno e Fermo, prima in Italia su questo settore. Crediamo molto alla promozione delle nostre produzioni agricole e al sostegno alle imprese – ha concluso Antonini – facendo seguire alle intenzioni azioni concrete, come in questa occasione che vede un investimento complessivo tra Regione e Consorzi di quasi 800 mila euro.”
La sfida dell’enoturismo esprime la volontà di creare cammini del vino, ovvero veri e propri percorsi esperienziali concedendo la possibilità alle cantine di fare accoglienza e somministrazione e, soprattutto, viene definita una strategia concreta per fare sintesi tra tutti i valori in gioco che contraddistinguono i vari territori. Si stanno creando percorsi dedicati ai nostri vitigni, in modo che le cantine possano divenire meta di turismo esperienziale ed emozionale.
Il presidente dell’AMAP, Marco Rotoni ha parlato di “ esordio in una fiera così importante: porteremo la nostra ricerca sulle biodiversità e il nostro know how cercando di catturare l’attenzione del visitatore in un percorso esperienziale. Insomma offriremo il gusto della nostra regione accompagnando un potenziale turista da Verona verso le Marche.”
Le cantine marchigiane sono pronte a divenire veri luoghi di accoglienza qualificata e di pregio, da cui poter scoprire, attraverso specifici cammini del vino, le eccellenze enogastronomiche, culturali e storiche della nostra regione con un benefico effetto moltiplicatore per i produttori e la collettività.
Il vino, diviene il driver per comunicare al mondo le grandi eccellenze marchigiane. In dirittura di arrivo è anche il portale sull’Enoturismo che sarà lo strumento attraverso il quale il turista potrà creare, secondo i suoi interessi particolari, percorso personalizzati.
Lo hanno ribadito anche i rappresentanti dei Consorzi – Giorgio Savini e Antonio Centocanti - che vogliono attirare verso le Marche molti dei 4 milioni di italiani che girano l’Italia per fare turismo del vino. “ Le aziende vitivinicole sono fiduciose e motivate – grazie anche all’aiuto della Regione a rendersi visibili in questa prestigiosa manifestazione – e proporremo una formula consolidata e sempre molto apprezzata sulla “Terrazza Marche”: la degustazione libera che consente poi di avviare contatti utilissimi tra buyers e produttori.”
Il direttore di Amap Andrea Bordoni ha sottolineato il ruolo dell’Agenzia anche sotto il profilo dello studio degli oli monovarietali che saranno presenti, insieme ad altre eccellenze agroalimentari al SOL&Agrifood.
Le Marche si caratterizzano per una prevalenza di vini bianchi e, tra questi spicca il Verdicchio dei Castelli di Jesi con gli oltre 134.600 ettolitri rivendicati ma altrettanto importante la presenza di rossi e tra questi spicca il Rosso Piceno con oltre 64.000 ettolitri rivendicati.
A questi seguono Offida DOCG e Falerio DOC con circa 31.000 ettolitri, Verdicchio di Matelica DOC con 19.600 ettolitri, Lacrima di Morro d’Alba per 14.900 ettolitri, Bianchello del Metauro con 10.000 ettolitri, Cònero DOC con 9.323 ettolitri, Colli Maceratesi e Colli Pesaresi con circa 7.000 ettolitri ciascuno, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG con circa 6.600 ettolitri, Rosso Cònero DOCG con circa 4.000 ettolitri e 1.900 ettolitri per il Verdicchio di Matelica DOCG. Al di sotto dei mille ettolitri si pongono l’Esino DOC, la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, il San Ginesio DOC, il Serrapetrona DOC, Terre di Offida DOC e Pergola DOC e Terreni di Sanseverino DOC.
Un ulteriore elemento con cui si sta caratterizzando la nostra regione è quello di una identità sempre più indirizzata a vini Biologici con una percentuale di oltre il 35% che la fa essere la seconda regione in Italia in questo contesto.
Questa edizione del Vinitaly vede la presenza di 100 cantine di cui 49 all’interno della collettiva Regione Marche che si estende su circa 1000 metri quadri di superficie allo storico Padiglione n. 7, in uno stand rinnovato per questa edizione, ove la regione è da sempre presente con anche la sua “Terrazza Marche” che tornerà ad essere sia luogo di incontri che luogo della oramai consueta ed innovativa degustazione libera di oltre 200 etichette ciascuna con i suoi profili sensoriali e le sue informazioni base sull’azienda presente agli stand del Vinitaly.
Nella Sala Raffaello, posta sotto alla terrazza, saranno ospitate le delegazioni di operatori esteri, organizzato in collaborazione con ITA - Italian Trade Agency, nell’ambito del piano straordinario “Made in Italy”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico che definito ben tre appuntamenti con i gruppi di buyer esteri e precisamente:
- Domenica 2 aprile 14.30 - 15.30 - Gruppo Europa Occidentale (UK, Portogallo)
- Lunedì 3 aprile 10.00 - 11.00 - Gruppo Asia (Cina)
- Lunedì 3 aprile 10.00 - 11.00 - Gruppo Europa Centrale (Austria, Paesi Bassi, Francia, Svizzera) - in formato di “walk around"
- Martedì 4 aprile 10.00 - 11.00 - Gruppo Nord America (Canada).
Da segnalare anche un angolo particolare , prima di salire alla Terrazza Marche dedicato ad un altro settore qualificante per le Marche: la cultura. Sarà promossa la mostra, appena inaugurata a Palazzo Poli a Roma, che ha come tema: Da Raffaello a Leopardi - Una mostra celebra i grandi delle Marche. I geni del Rinascimento, campioni di sport e musicisti da Rossini ad Allevi. Una occasione straordinaria per raccontare la nostra terra.
Va evidenziata, inoltre, la presenza della Regione anche nel salone del SOL&Agrifood, che avviene in contemporanea nel Padiglione C, ove quest’anno si avvia una nuova collaborazione diretta con la nuova Agenzia per l’innovazione nel settore agroalimentare e della pesca – AMAP che si è da poco avviata e che vede in questo evento una straordinaria occasione per lanciare e rivendicare il suo ruolo nella comunicazione delle eccellenze agroalimentari della regione frutto del lavoro di ricerca, sperimentazione e conservazione della biodiversità che l’Agenzia si propone di portare avanti con la sua azione. L’Agenzia, poi, ha coinvolto in questo cammino l’Associazione Produttori Agroalimentari Marche – Foodbrandmarche.
Nello stand realizzato nel Pad. C saranno presenti circa 10 aziende tra olio, pasta, formaggi, salumi, olive, patate ecc. Ad essi si uniscono anche il Consorzio di Tutela della Casciotta di Urbino ed il Prosciutto di Carpegna.
A coordinare le varie iniziative che si potranno attuare nei circa 165 metri quadri di stand sarà l’AMAP che ha predisposto un fitto calendario di iniziative e degustazioni.
In relazione al comparto olivicolo la Superficie olivicola (olive da olio e da mensa) regionale è di circa 9.500 ettari con una produzione di olio, nella campagna 2022-23, di circa 21.869 tonnellate di olive, che hanno prodotto 2.935 tonnellate di olio con una resa media 13,42%. La produzione regionale pesa solamente l’1, 43% del totale nazionale con la presenza di ben 214 frantoi attivi.
La provincia più oleicola è quella di Ancona 855 tonnellate di olio, seguita da quella di Macerata con 617 tonnellate, Fermo con 582 tonnellate di olio, Pesaro Urbino con 498 tonnellate di olio e Ascoli Piceno con 489 tonnellate di olio.
La nostra regione vede la presenza di una denominazione di origine che da molti anni è presente e che è la DOP Cartoceto che nella campagna 2021-22 è stata certificata con una produzione di circa 6.600 kg di olio, su una superficie di circa 78 ettari, per un totale di circa 22.200 piante e con 8 aziende che hanno certificato su 22 di cui 10 che imbottigliano.
Da pochi anni è presente anche la IGP Marche ove gli operatori iscritti (anno 2022) al circuito olio extra vergine di oliva IGP Marche sono 60 per un totale di 96 ruoli tra olivicoltori, frantoiani, confezionatori e intermediari.
L’Autorità Pubblica di Controllo dell’AMAP (APC) è l’Organismo designato dal Masaf per effettuare la necessaria attività di controllo sull’IGP “Marche” ed ha certificato oli extravergini di oliva marchigiani, monovarietali e blend, a marchio IGP per circa 19.121 Kg.
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