“Una giornata molto importante per il mondo della scuola e per Camerino”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, partecipando oggi all’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Tecnico Commerciale e Geometri “G.Antinori” e del liceo “C.Varano” a Camerino. Il campus scolastico è stato finanziato dalla Regione con risorse del terremoto del 1997.
“Una scuola che riapre e riparte con tutta la sua capacità di organizzazione e di servizio, in una struttura completamente nuova, con strumenti didattici all’avanguardia, è un segnale di grande fiducia per il futuro – ha detto - Questa inaugurazione rappresenta una speranza per la città che soffre una situazione di grande contraddizione, dovuta alla sua collocazione nell’entroterra montano, rispetto al resto delle Marche. Per la Regione questa giornata rappresenta quindi il rinnovarsi dell’impegno che ha sempre dimostrato per la salvaguardia del modello policentrico che ha adottato con grande convinzione. La Regione Marche investe nell’entroterra montano, in particolare su una vocazione storica di Camerino come quella dell’educazione e della formazione che ha i suoi fulcri nell’Università e negli istituti di istruzione secondaria. Investire sulla scuola significa investire sulla ricchezza più grande della nostra comunità: il capitale umano”.
A margine della cerimonia di inaugurazione, Spacca ha incontrato i rappresentanti dell’Ordine degli avvocati di Camerino in merito alla soppressione del Tribunale della città. A tal proposito il presidente ha ricordato il recente incontro avuto a Roma con il ministro Cancellieri per richiedere un ripensamento della nuova organizzazione. “Abbiamo sempre rifiutato – ha detto - qualsiasi tentazione di modello metropolitano che puntasse alla concentrazione dei servizi in pochi centri. Ci siamo impegnati affinché, al contrario, le infrastrutture di servizio fossero distribuite su tutto il territorio. Per continuare ad offrire a ciascuna singola comunità la possibilità di crescere in egual misura, proseguiremo su questa strada attraverso il confronto con il Governo nazionale. Con il Miur, per quel che riguarda l’istruzione, con il ministero dei Trasporti perche non è accettabile che le Marche siano così penalizzate nei trasferimenti, con il ministero della Giustizia perché il suo modello di organizzazione sia equilibrato sul territorio. Proseguiremo quindi il confronto – ha concluso - perché ci sia un ripensamento non solo rispetto a una singola questione come quella del Tribunale, ma rispetto alla politica di programmazione che deve tornare ad avere attenzione verso la molteplicità dei valori che la comunità nazionale esprime. Ci batteremo fino in fondo perché ci sia una correzione di rotta magari anche attraverso l’effetto leva che possono avere le risorse europee. Quello per cui ci impegneremo è un policentrismo intelligente non ispirato da campanilismi, ma basato sulla valorizzazione, in sinergia e in modo complementare, delle eccellenze di ciascun territorio”.
|