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02/03/2012

LA COMMISSIONE SVILUPPO REGIONALE DEL PARLAMENTO EUROPEO (REGI) AD ANCONA PER PARLARE DI MACROREGIONE.

Ancona e le Marche sede d'incontro per il Parlamento Europeo. Oggi a Palazzo Raffaello la Commissione sviluppo regionale del Parlamento Europeo (Commissione REGI) si e` infatti riunita per approfondire la strategia macroregionale Adriatico Ionica. All'ordine del giorno la preparazione di un rapporto sul tema 'Evoluzione delle strategie macro-regionali dell'Ue: pratiche attuali e prospettive d'avvenire, in particolare nel Mediterraneo' nell'ambito del quale la Commissione ha avviato un processo di concertazione con l'insieme delle regioni coinvolte nel progetto. Un primo incontro si era svolto a Barcellona per l'area sud ' ovest dell'Europa. Nel quadrante sud est invece l'onore di ospitare la riunione e` toccato alla Regione Marche. Ospite d'eccezione l'europarlamentare François Alfonsi, relatore del documento di lavoro 'Evoluzione delle Strategie macroregionali dell'UE'. 'Ci riempie di orgoglio e responsabilita` ' ha dichiarato nel suo intervento il presidente della Regione Gian Mario Spacca - la scelta delle Marche e della citta` di Ancona come sede dell'incontro. Significa che l'Unione Europea riconosce l'esperienza e la progettualita` dell'area adriatico ionica nella cooperazione territoriale. Partecipiamo a questo incontro per sottolineare il nostro impegno a sostenere presso le Istituzioni europee la costituzione di ulteriori Macroregioni, oltre al Baltico e al Danubio, cosi` come suggerito dalle conclusioni del Consiglio Europeo del 24 giugno 2011. Si tratta di un importante tassello. Ad Alfonsi abbiamo chiesto di dare impulso e concretezza alla strategia generale dell'Unione Europea per le Macroregioni, e di sostenere presso l'Ue il riconoscimento istituzionale di una strategia per la Macroregione Adriatico-Ionica che dia una cornice compiuta e sinergica ai progetti e alle molteplici iniziative in corso in quest'area'. E' questo un obiettivo gia` stato sancito ufficialmente il 5 maggio 2010, sempre ad Ancona, nel corso della riunione del XII Consiglio Adriatico-Ionico con tutti i Ministri degli Esteri dei Paesi aderenti all'IAI, ribadito il 23 maggio 2011 a Bruxelles nel corso della XIII Riunione del Consiglio Adriatico-Ionico. ''Quando, nel 1989, il muro di Berlino e` crollato ' ha detto ancora Spacca - intorno al mar Adriatico 'linea di frontiera' si e` registrata una crisi di grandi proporzioni come la frammentazione dell'ex Jugoslavia e la conseguente sanguinosa guerra fratricida, scoppiata tra il 1991 e il 1995, e fenomeni sociali drammatici, come lo sbarco dei profughi albanesi sulle coste italiane. A fronte di questa situazione, un ruolo molto importante e` stato svolto proprio dalle citta`, dalle articolate organizzazioni della societa` civile e dalle Regioni, che si sono fatte carico delle ragioni di un dialogo che, partendo dal basso, sapesse trasformare il mare Adriatico, da "linea di frontiera" in un rinnovato spazio di pace. Una progettualita` che anche la nostra Regione Marche ha condiviso, con concrete iniziative di cooperazione. Oggi i profondi cambiamenti dei rapporti internazionali - ha proseguito Spacca - impongono all'Unione Europea una sempre piu` convinta presa di coscienza delle sue responsabilita`. La collocazione dell'Italia, la sua proiezione verso il sud est europeo ci conferiscono un ruolo speciale nei confronti dei Paesi non membri dell'Unione Europea per i quali siamo un interlocutore apprezzato e stimato. E' nostro specifico interesse valorizzare la dimensione adriatica e ionica, in ambito europeo, quale area vitale per lo sviluppo economico e cornice ideale per promuovere uno scambio proficuo tra le societa` civili del bacino. Come e` avvenuto per il Baltico, area nella quale pre-esisteva un consolidato tessuto di cooperazione tra i diversi Paesi, cosi` per l'Adriatico e lo Ionio l'elaborazione di una strategia europea potra` avvalersi della collaborazione delle reti esistenti nell'area (Forum delle Citta`, Forum delle Camere di Commercio, Forum delle Universita` dell'Adriatico e dello Ionio e dell'Euroregione Adriatica) e potra` basarsi sulla pluralita` di iniziative, programmi e progetti gia` in atto, adattando gli strumenti a disposizione alle peculiarita` delle varie realta`, senza perdere di vista l'obiettivo complessivo che e` quello di rafforzare la coesione di tutta l'Unione Europea dando un valore aggiunto al concetto di cittadinanza europea'. In questa prospettiva, la strategia macroregionale puo` diventare un importante strumento per dare concretezza all'obiettivo della coesione territoriale fortemente sostenuta dal Trattato di Lisbona ed agevolare le procedure per l'ingresso nell'UE di Stati candidati e potenzialmente candidati. 'La sfida - ha concluso Spacca - e` impegnativa ed e` necessario affrontarla con la massima unione degli Stati, delle diverse Istituzioni coinvolte, delle comunita` e dei numerosi soggetti interessati, perche` soltanto una governance articolata su piu` livelli, tra i quali in particolare la scala regionale, e` in grado di preservare la vocazione europea di simili processi e assicurare la complementarieta` con la politica per lo sviluppo regionale dell'Unione Europea. In questo senso il sistema delle Regioni italiane e` fortemente impegnato per l'inserimento, nell'agenda dei lavori del prossimo Consiglio Europeo del 28 giugno, del mandato alla Commissione Europea per l'avvio della Strategia macroregionale adriatico ionica'. 'Le strategie macroregionali ' ha affermato l'europarlamentare François Alfonsi -, forniscono un quadro di riferimento pertinente alle politiche di coesione e favoriscono la cooperazione intersettoriale nell'ambito di un medesimo territorio. Tale quadro puo` orientare gli investimenti verso una maggiore complementarieta` e influire sulle rispettive priorita` di ogni piano regionale di sviluppo di una stessa macroregione europea, consentendo una visione d'insieme e vere e proprie sinergie nell'ambito di un approccio integrato. Un altro vantaggio e` rappresentato dal fatto che tale strategia consente una maggiore partecipazione e una maggiore cooperazione fra i diversi strumenti d'intervento a disposizione dell'Unione europea, al di la` dei meri stanziamenti destinati alla politica di coesione. Questo vale in particolare per la Banca europea degli investimenti (BEI). La strategia regionale consente altresi` la realizzazione di una convergenza tra le risorse delle regioni e dei diversi Stati membri attraverso una governance multilivello. Si tratta di una strategia vantaggiosa per tutte le parti in causa'. All'incontro sono intervenuti anche alcuni parlamentari marchigiani: Silvana Amati, Mario Baldassarri, Marina Magistrelli, Luciana Sbarbati. Tra i presenti anche il Rettore dell'Universita` Politecnica delle Marche Marco Pacetti, il presidente della camera di Commercio di Ancona Rodolfo Giampieri, l'ambasciatore segretario generale della Iai Fabio Pigliapoco, il tecnico Marco Bellardi fautore del progetto della Macroregione Adriatico Ionica e Michele Brisighelli, segretario generale del Forum delle Citta` dell' Adriatico e dello Ionio. SCHEDA TECNICA L'area Adriatico Ionica si estende per oltre 600 mila chilometri quadrati in cui vivono circa 60 milioni di persone. L'aspettativa di vita media e` di 77 anni per gli uomini e di 82 anni per le donne. Il PIL complessivo ammonta a 956.224 milioni di euro pari all'1,83% del PIL mondiale. Il PIL pro capite ammonta ad ' 16.201. La forza lavoro complessiva e` di 21 milioni di occupati. La proposta di costruire la Macro Regione Adriatico Ionica vuole valorizzare tutte le esperienze di cooperazione gia` esistenti e allo stesso tempo intende sviluppare un forte consenso su tutte le piu` importanti problematiche che interessano il bacino Adriatico Ionico: - la protezione e il mantenimento di un ambiente piu` sostenibile; - l'avvio di uno sviluppo economico e sociale piu` equilibrato; - il miglioramento dell'accessibilita`; - il rafforzamento delle istituzioni democratiche locali; - la garanzia della sicurezza dell'intero bacino. Ed e` in questo ambito che la Regione Marche rivendica con forza il completamento e l'estensione del Corridoio Europeo n. 1 'Baltico ' Adriatico' sino alla citta` di Bari. Questi principi sono contenuti nel Parere d'iniziativa, approvato all'unanimita`, dall'Assemblea del Comitato delle Regioni l'11 ottobre 2011, su proposta della Regione Marche, parere che costituisce un importante risultato per una proficua interlocuzione con il Parlamento e con la Commissione Europea. Va infine sottolineato che l'iniziativa della Regione Marche e` sostenuta con convinzione anche dal governo nazionale italiano. Il Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, nel suo intervento al Convegno 'Vecchi e nuovi attori nel Mediterraneo che cambia' a Catania il 09 dicembre 2011 e dal Sottosegretario Marta Dassu` nel suo intervento al Senato l'11 gennaio 2012 in occasione dell'approvazione delle sei mozioni riguardanti la Strategia macroregionale adriatico-ionica, ha affermato: 'La creazione di una Macroregione Adriatico Ionica e` una priorita` di questo Governo, cosi` come lo era del Governo precedente'.