Consolidare la produzione di un latte marchigiano di qualita` e verificare le strade percorribili per garantire unadeguata renumerazione agli allevatori. Sono questi gli argomenti discussi al Tavolo regionale della filiera lattiero-casearia, convocato dalla Regione Marche per affrontare la complessa situazione del prezzo di vendita del latte al pubblico. A discutere con il vice presidente e assessore allAgricoltura, Paolo Petrini, i rappresentanti del comparto: associazioni di categoria, centrali cooperative, Cooperlat, lassociazione Latte Marche, le principali catene della grande distribuzione presenti in regione. E` la prima volta che tutta la filiera marchigiana si riunisce attorno allo stesso tavolo per analizzare le difficolta` che, maggiormente, si concentrano nel segmento del latte fresco e ad alta qualita`. Gli allevatori delle Marche, come quelli delle altre regioni italiane, stanno vivendo una situazione di grossa difficolta`. I continui aumenti dei costi di produzione stanno mettendo in ginocchio le aziende che non possono sopravvivere a prezzi del latte come quelli attuali. La questione portata al Tavolo e` stata proprio quella di verificare le strade percorribili per garantire una giusta remunerazione agli allevatori e i giusti equilibri allinterno della catena del valore. Si e` trattato di un primo confronto a cui sicuramente seguiranno altri momenti di incontro ha spiegato lassessore Petrini - Al Tavolo e` emerso limpegno, da parte della Regione e di tutti gli operatori, a salvaguardare e valorizzare le realta` produttive locali. Si tratta di sviluppare sinergie tra produttori, trasformatori e distributori, su cui deve fare perno una azione condivisa e sostenuta della Regione, per trovare spazi di espansione in un mercato sempre piu` difficile e globalizzato che sconta, oltre a un forte aumento dei costi, anche una concorrenza di prodotti provenienti da altre realta` mondiali. Tutti i partecipanti al Tavolo si sono dimostrati disponibili a percorre questa strada che punta a valorizzare le eccellenze regionali locali e che guarda sempre piu` alla qualita`. Occorre mettere in campo azioni per una valorizzazione complessiva del latte marchigiano e dei prodotti da questo derivati, attraverso specifici progetti ha rimarcato Petrini La base di partenza e` la diffusione, presso i produttori e i consumatori, del Marchio QM regionale di qualita`, puntando su una comunicazione piu` chiara e diretta che faccia emergere il valore aggiunto delliniziativa e le caratteristiche del prodotto a Marchio QM. La campagna di comunicazione del Marchio QM e` gia` partita a gennaio 2008. Verra` ora intensificata con iniziative promozionali, potendo contare su un budget regionale di 200 mila euro e su alcuni interventi finanziati con il Programma di sviluppo regionale 2007/2013 che promuovono la promozione dei prodotti locali.
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