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11/01/2006

NUOVA RISERVA NATURALE DI ROTI, ACQUA DELL'OLMO E CANFAITO, AVVIATO L'ITER PER L'ISTITUZIONE

E stato avviato oggi, con la riunione della Conferenza istitutiva in Regione - presso lassessorato allAmbiente- liter per istituire la sesta riserva naturale nel territorio marchigiano e la terza a carattere regionale. Si tratta della riserva di Roti- Acqua dellOlmo e Canfaito compresa nei territori dei Comuni di Matelica, Gagliole e San Severino. Circa 1500 ettari, nella prima ipotetica perimetrazione, per unarea naturalistica che racchiude bio`topi di eccezionale interesse geologico, paesaggistico e naturalistico con versanti ancora incontaminati e selvaggi come nella Gola di Jana. Oggi possiamo dire di aver dato vita ad un embrione, che dovra` crescere con la condivisione, limpegno e le responsabilita` di tutti i soggetti interessati, nel rispetto delle reciproche competenze, ha rilevato lassessore regionale allAmbiente , Marco Amagliani, introducendo i lavori della riunione a cui erano presenti, oltre ai rappresentanti del Servizio Aree Protette della Regione, Silvia Catalino e Francesco Ravaglia , lassessore allAmbiente della provincia di Macerata,Migliorelli, gli amministratori comunali di Matelica ( Sparvoli), Gagliole (Falzetti) e San Severino ( Fagiolini), il presidente della Comunita` montana dellAlta valle del Potenza ed Esino, nonche`, come uditori, lassociazione dei partigiani (ANPI), le associazioni ambientaliste WWF e Legambiente ed esperti dellUniversita` di Camerino che ha studiato le caratteristiche dellarea. Quello di oggi e` un momento importante ha aggiunto Amagliani- che traccia il percorso preciso da seguire. Lauspicio e` che sia linizio di una leale collaborazione e di una sintesi qualificante di obiettivi e interessi. Una fase, dunque, di prima concertazione, ma anche di scelte precise da inserire nel documento di indirizzo che sara` il fulcro dellatto istitutivo vero e proprio. Questa area, peraltro ha ricordato lassessore - era gia` prevista dal Piano triennale della Aree Protette (PTRAP) proprio per le sue forti peculiarita` non solo paesaggistiche, ma anche di carattere storico-culturale, dal momento che qui si trovano i resti interessantissimi di un abbazia romanica e i luoghi di mille battaglie partigiane che possono testimoniare i valori fondanti di questo territorio. La scelta di istituire una riserva naturale che va ad incrementare quel 10 % di territorio protetto, non e` solo un modo di salvaguardare lambiente, ma anche di incentivare un armonioso sviluppo locale in territorio montano, attraverso nuove opportunita`. Significati compresi anche da una parte della popolazione che ha promosso una raccolta di firme per richiedere listituzione della riserva, richiesta poi trasmessa dalla Comunita` montana dellAlta Valle del Potenza ed Esino alla Regione. Francesco Ravaglia ha illustrato in dettaglio le procedure per arrivare alla definitiva istituzione della riserva naturale: la prima fase si concludera` il 13 marzo con la redazione di un documento di indirizzo contenente una dettagliata analisi e perimetrazione dellarea, a cui seguira` una fase intermedia per aggiornare il Piano triennale delle Aree protette ed infine latto istitutivo di diretta derivazione dal documento di indirizzo, da approvare con deliberazione amministrativa del Consiglio regionale. Da parte della Provincia di Macerata, lassessore Migliorelli ha espresso il parere favorevole sull istituzione della riserva che puo` rappresentare unoccasione per il territorio anche a livello economico. Una riserva naturale di questo tipo e in questa area non deve essere considerata uno strumento vincolistico ma una reale occasione di sviluppo. (ade) Cenni sullambiente e sul contesto storico della riserva di Roti- Acqua dellOlmo- Canfaito ( dal progetto di studio redatto dal WWF- sezione di Matelica) La Riserva si presenta come un magnifico anfiteatro naturale delimitato dai Monti Vinano, Mondubbio, la Forcella, Pulcino, Canfaito, Colle del vescovo ed Argentaro. Un terzo dellintera superficie e` rappresentato dalla foresta demaniale di Roti ( 650 ettari) , oltre ad un terzo interessato dallarea floristica protetta di Canfaito. Proprio al centro della futura riserva , a Roti, si conservano i resti dellAbbazia romanica di Santa Maria de Rotis, un complesso architettonico molto bello, oggi purtroppo in grave degrado, con segni dei passaggi dei cavalieri Templari. La zona e` ricca di grotte , anfratti e ripari dove, durante la Seconda Guerra mondiale trovarono rifugio i gruppi partigiani Roti e Valdiola che operavano in queste aree. Non mancano fonti e sorgenti e anche pareti con graffiti, non ancora studiati. Per quanto riguarda la vegetazione e la flora sono presenti ricchissime varieta`: lendemica Viola di Eugenia, la Primula odorosa, lAsfodelo montano, la Genzianella, il Narciso selvatico, la Peonia, le orchidee selvatiche. Alle quote piu` elevate il bosco e` composto dal Faggio, proprio nella faggeta di Canfaito con esemplari plurisecolari; a quote piu` basse la Roverella, il Cerro, il Carpino nero e sempreverdi come il Leccio, lAgrifoglio e il raro Tasso, che comunque ritroviamo anche come mustelide. Tra gli altri carnivori anche la volpe, la donnola, la faina , la puzzola, il ghiro e la presenza del rarissimo gatto selvatico. Inoltre nellavifauna, Il gufo reale ormai ridotto a pochi esemplari nella regione, lAllocco, il Barbagianni, il falco pellegrino, lo Sparviere. Molto comuni la Poiana, il Picchio rosso e il Picchi verde. Sono tutte specie inserite nella Lista Rossa Europea, cioe` tra quelle minacciate o in pericolo di estinzione.