E necessario tranquillizzare tutti i marchigiani disorientati dalleccessivo allarmismo provocato dai media sullinfluenza aviaria. E importante dare una corretta informazione e non far preoccupare i nostri cittadini. Le misure in atto dalla Regione Marche per circoscrivere lo sviluppo del virus sono quelle della prevenzione, del controllo serrato nei vari allevamenti di pollame e perseguono le disposizioni impartite dallOrganizzazione Mondiale della Sanita` e dal Ministero della Salute.
Cosi` ha detto lassessore regionale allSanita` Almerino Mezzolani nellaprire la conferenza stampa indetta per far luce sulla malattia virale che colpisce gli uccelli. Presenti allincontro, tra gli altri, Giuseppe Zuccatelli del dipartimento servizi alla Persona e Comunita` e rappresentanti dellIstituto zooprofilattico Umbria e Marche.
Il settore avicolo rappresenta nelle Marche il settore zootecnico piu` importante con oltre 17 milioni e mezzo di volatili presenti nei 453 allevamenti del territorio regionale. La normativa europea e nazionale sulla lotta alle epidemie di influenza aviaria che dal 2003 colpiscono alcuni paesi del Sud Est asiatico, hanno spinto la Regione Marche ad adottare fin dal 2002 importanti misure per la prevenzione e la sorveglianza delle malattie negli allevamenti avicoli. La normativa prevede dei rigidissimi protocolli sanitari che i nostri allevatori osservano per contrastare malattie infettive e garantire il benessere degli animali. Nel 2004 e` stato elaborato il piano regionale di sorveglianza aviaria con lobiettivo di attivare un sistema di allerta rapido che consente di individuare precocemente lintroduzione negli allevamenti di virus del sottotipo H5 e H7 dellinfluenza aviaria. Il piano, gia` attivo, prevede che 420 operatori tra medici, veterinari, biologi, chimici e operatori tecnici effettuino visite e campionamenti sugli allevamenti avicoli marchigiani. Altri 200 operatori dellIstituto zooprofilattico Umbria e Marche eseguono gli esami di laboratorio. Dal 2003 al 2005 sono stati effettuati piu` di 9 mila e seicento test sierologici sui capi presenti nel territorio marchigiano e non hanno riscontrato la presenza di virus. Lattivita` regionale e` inserita nella rete della sanita` pubblica veterinaria e della sicurezza alimentare e sistematicamente vengono effettuati controlli alle frontiere su animali, mangimi e sottoprodotti di origine animale, che vengono importati tra stati membri.
Durante lincontro e` stato ribadito piu` volte il concetto della prevenzione e per rafforzare questa attivita` e` stato presentato un emendamento al Senato di 10 milioni di euro a favore degli Istituti zooprofilattici italiani. Attualmente non e` stato ancora dimostrato scientificamente che un uomo possa infettare un altro uomo con linfluenza aviaria e non ce` nessun pericolo per chi mangia carni di pollo. (a.f.)
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