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20/08/2002

SISTEMI TURISTICI AL MEETING DI RIMINI, L'INTERVENTO DI ROCCHI

“I sistemi turistici locali rappresentano una grande opportunità per lo sviluppo del territorio e un terreno su cui misurare la capacità del Governo centrale di dare concretamente corso al decentramento amministrativo - avviato con la riforma del Titolo V della Costituzione - in un settore strategico, per l’economia nazionale, qual è il turismo”. Lo ha affermato l’assessore regionale al Turismo, Lidio Rocchi, intervenendo ieri (lunedì 19 agosto, N.d.R.) alla tavola rotonda sui sistemi turistici locali, organizzata – a Rimini – nell’ambito del Meeting per l’amicizia tra i popoli. “Lo sviluppo dei sistemi turistici – ha affermato Rocchi, invitato come relatore al convegno – rappresenta anche lo strumento attraverso il quale si esalta la capacità di innovazione delle imprese turistiche, in stretto raccordo con gli strumenti di programmazione degli enti locali. Aiuta a superare la logica municipale, valorizzando le potenzialità di un bacino più vasto, nel quale si integrano alla perfezione peculiarità diverse, ma complementari. Un’integrazione necessaria per affermarsi, con maggiori possibilità di successo, su un mercato difficile e in continua evoluzione, come quello turistico”. Concordando con gli interventi di altri relatori, Rocchi condivide la necessità di non parcellizzare i sistemi: “Microsistemi formati da pochi comuni non hanno senso, così come una delimitazione che rispecchi confini geografici o amministrativi”. Secondo l’assessore, “l’unico criterio per delimitare un sistema turistico è quello dell’omogeneità del territorio, intesa come capacità di offerta di servizi e attrattive, e come possibilità di rappresentare un volano di sviluppo dell’economia locale”. “Il governo nazionale – ha concluso Rocchi – deve puntare con maggiore convinzione sullo sviluppo di questi sistemi, stanziando maggiori risorse economiche da investire sul territorio”. L’assessore Rocchi ha anche parlato dell’eutrofizzazione del Mare Adriatico, puntualizzando la situazione della costa marchigiana: “Gli allarmi lanciati in questi giorni non vanno generalizzati. Il fenomeno delle alghe non riguarda le Marche, le cui acque sono balneabili da Gabicce a Porto d’Ascoli. La situazione va monitorata e seguita con la massima attenzione, circoscrivendo la portata dell''evento alla sua reale estensione geografica. Generalizzando, si rischia di arrecare danni economici rilevanti a tutto il comparto turistico nazionale”. (r.p.)