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18/05/2001

IMPIANTI SCIISTICI: LA PROPOSTA DI LEGGE PER LA REALIZZAZIONE E GESTIO-NE DELLE PISTE E DEGLI IMPIANTI DI RISALITA E INNEVAMENTO

Rilanciare lo sport invernale nelle zone montane delle Marche attraverso la realizzazione e regolamentazione di piste da sci, impianti di risalita e di innevamento programmato: questi i contenuti della proposta di legge approvata dalla Giunta, su iniziativa dell’assessore regionale ai trasporti Luciano Agostini. Beneficiari della manovra finanziaria di sostegno economico composta da contributi in conto capitale ed in conto interessi, saranno i concessionari e i gestori delle strutture, con l’intervento a livello di autorizzazioni e programmazione delle Province e dei Comuni. “Oltre allo sviluppo turistico, naturalistico e sportivo delle aree interne che prenderà slancio dagli impianti di trasporto pubblico a fune e da quelli d’innevamento – ha commentato Agostini -, la legge contribuirà alla rinascita della montagna, con il rilancio di attività economico-sociali che mirano a superare gli squilibri ed a rivitalizzare i piccoli centri. Per ripopolare quelle zone – ha aggiunto – serve promuovere prospettive di lavoro e incentivare attività, anche sociali, come lo sviluppo turistico, a favore delle popolazioni che la abitano e soprattutto dei giovani.” La proposta di Giunta promuove il sostegno a quelle imprese che, credendo nel trasporto a fune come strumento essenziale dello sviluppo montano, hanno continuato ad operare, pur con mille difficoltà. L’ammodernamento di strutture e servizi per lo sport invernale e il turismo montano rientra negli indirizzi di programma della Regione e nell’ottica dei sistemi turistici locali indicata dalla L. 135 del 2001. Trova inoltre principio, da un punto di vista più generale, nella legge quadro regionale per la montagna. Il provvedimento inviato all’approvazione del Consiglio regionale, oltretutto, cura particolarmente gli aspetti della prevenzione e salvaguardia idrogeologica e geotecnica, fissando precise disposizioni sia per la sicurezza degli utenti, sia per il rispetto dell’ambiente. Piste ed impianti, ad esempio, debbono essere tracciate e collocati in zone idonee e non a rischio di frana o valanga. Nell’ambito dei principi generali sono indicate le principali finalità: impianti di risalita, piste da sci e sistemi di produzione programmata della neve, stabilendo che le aree sciistiche attrezzate rappresentino un sistema continuo e omogeneo e un circuito interamente percorribile in salita ed in discesa. Il progetto, come avviene nelle zone sciistiche più avanzate, promuove un sistema composto da una pluralità di aree collegate con impianti di risalita a fune. Gli impianti sono distinti in funivie va e vieni, cabinovie, seggiovie con vari sistemi di trazione e tappeti mobili, per i quali, come anche per piste e sistemi d’innevamento, la legge stabilisce le norme di concessione e vigilanza. Riguardo alle piste da sci, invece, individua l’articolazione, la classificazione e le caratteristiche tecniche sia per quelle da discesa che da fondo, fissando gli obblighi a carico del gestore: come ad esempio la sorveglianza tecnica e sull’agibilità, la manutenzione del patrimonio vegetativo e idrico e i servizi di soccorso. Il problema ambientale torna preminente nella realizzazione di sistemi d’innevamento con norme di prevenzione ambientale e con divieti d’uso di tecniche inquinanti. (fb)