Sono 44 mila i visitatori della mostra sui "Piceni popolo d’Europa" allestita dal 4 marzo 2000 fino all’11 febbraio presso il Polo Culturale di Sant’Agostino, ad Ascoli Piceno. Ma il numero complessivo dei visitatori sale a 116 mila unità, se si tiene conto dei dati di affluenza registrata nelle altre sedi espositive di Francoforte sul Meno, 40 mila presenze; Teramo, 25 mila; Chieti, 7 mila. "Un risultato molto soddisfacente - commenta Vito D’Ambrosio, presidente e assessore alla cultura della Giunta regionale delle Marche – che ha consentito di far conoscere ad un vasto pubblico lo straordinario patrimonio storico-artistico della civiltà picena".
La mostra - promossa dalle Regioni Marche e Abruzzo, dalle Province di Ancona, Ascoli Piceno, Macerata, Pesaro e Urbino, Pescara, Teramo e dai Comuni di Ascoli e Teramo, in collaborazione col Ministero per i beni e le attività culturali e le Soprintendenze archeologiche di Marche e Abruzzo - è la prima che sia mai stata allestita sui Piceni. Solo ad Ascoli sono stati esposti 650 reperti, frutto di scavi e di rinvenimenti effettuati nelle necropoli più importanti della regione. Nei 296 giorni di apertura, la mostra ha fatto registrare una media giornaliera di 150 presenze, di cui quasi la metà alunni delle scuole; buona anche la vendita di cataloghi, 1.700 copie, materiale didattico e divulgativo. In primavera, la mostra sarà trasferita a Roma, nelle Terme di Diocleziano, dove, oltre ai reperti esposti ad Ascoli, Teramo e Chieti, si potranno ammirare anche testimonianze archeologiche provenienti dalla tomba della "Regina di Sirolo" e dagli scavi di Matelica. Ancora da definire il periodo di apertura, che presumibilmente dovrebbe essere compreso tra l’11 aprile e il 31 luglio.
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